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Coronavirus, esperto Oms: “Arrivato in Italia, nuova fase del contagio durerà mesi”

I nuovi contagi da coronavirus registrati in Lombardia “non sono una buona notizia, perché si tratta dei primi casi di contagio secondario generato nel nostro Paese” ha sottolineato Walter Ricciardi, membro del Consiglio Esecutivo dell’Organizzazione mondiale della Sanità. “L’emergenza non si risolverà nelle prossime settimane, durerà mesi” ha aggiunto l’esperto.
A cura di Antonio Palma
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Con i nuovi casi di contagio registrati in Lombardia, il coronavirus SarsCoV2 è ormai presente anche in Italia e per il nostro Paese si apre ora una nuova fase visto che per la prima volta il contagio è avvenuto sul suolo italiano e da persone non direttamente arrivate dalla Cina. Lo ha ricordato Walter Ricciardi, membro del Consiglio Esecutivo dell'Organizzazione mondiale della Sanità parlando del focolaio scoppiato intorno al 38enne di Codogno che ha fatto scattare l’emergenza nel Lodigiano con controlli per decine di persone e l’isolamento per centinaia di altri.  Il nuovo Coronavirus SarsCoV2 "è ora presente anche in Italia e la fase nuova è segnata dalla presenza di casi di trasmissione secondaria dell'infezione", ha affermato Walter Ricciardi intervenendo a ‘Coronavirus – il punto' dell'ANSA.

"Non è una buona notizia, è il primo caso di contagio secondario generato nel nostro Paese" ha sottolineato Ricciardi, spiegando: “La trasmissione secondaria si determina con l'acquisizione della malattia in un soggetto non proveniente direttamente dalle aree a rischio, ovvero dalla provincia cinese di Hubei” ha chiarito Ricciardi, che è anche professore di igiene e sanità pubblica presso l'Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma. “È probabile che qualcuno venendo dalla Cina gli abbia trasmesso il virus. Si è quindi messo in moto un meccanismo di generazione di casi secondari che auspicavamo non arrivasse, ma ce lo aspettavamo" ha aggiunto l’esperto riferendosi al caso del 38enne ora ricoverato all'ospedale di Codogno.

Per Ricciardi le contromisure messe in campo dalle autorità locali sono corrette ma l’emergenza non scompartirà subito perché il meccanismo del contagio secondario si è messo già in moto. “La Regione Lombardia ha avviato un'accurata inchiesta epidemiologica per individuare tutte le persone entrate in contatto con l'ammalato e verificarne la positività o negatività al virus nCoV-2019, con la finalità di bloccare un eventuale contagio. Ripeto, comunque, che non si tratta di una buona notizia e che l'emergenza non si risolverà nelle prossime settimane, durerà mesi" ha concluso l’esperto.

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