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Covid 19

Scuole chiuse per Coronavirus, quali rischi per la validità dell’anno scolastico

Con l’emergenza Coronavirus le scuole in almeno sette regioni resteranno chiuse per una settimana, dal 24 febbraio all’1 marzo, ma i tempi potrebbero allungarsi a seconda dell’evoluzione della situazione contagio in Italia. Ma non c’è il rischio che l’anno scolastico non sia valido se non si raggiungono i 200 giorni effettivi di lezione. Ecco cosa dice il Miur a riguardo.
A cura di Ida Artiaco
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In seguito alla decisione di alcune regioni italiane di tenere chiuse le scuole di ogni ordine e grado in seguito allo scoppio dell'emergenza Coronavirus nel nostro Paese, molti studenti, ma anche genitori e insegnanti, stanno cominciando a chiedersi se sia a rischio la validità dell'anno scolastico. Al momento, infatti, le lezioni sono sospese per una settimana, da lunedì 24 febbraio a domenica 1 marzo, in Piemonte, Liguria, Lombardia, Veneto, Trentino Alto Adige, Friuli Venezia Giulia ed Emilia Romagna. Ma cosa succede nel caso in cui l'epidemia costringesse le istituzioni a prolungare questo periodo di "vacanze forzate"?

Come evitare rischi alla validità dell'anno scolastico secondo il Miur

Le leggi sull’ordinamento scolastico, come sottolinea Skuola.net, d'altronde parlano chiaro: in base all’art.74, comma 3, del D.Lgs. 297/94 "allo svolgimento delle lezioni sono assegnati almeno 200 giorni". Ciò vuol dire che, qualora alcuni istituti scendessero sotto questa soglia, l’anno potrebbe essere considerato "non valido". Una possibilità, questa, non troppo inverosimile dal momento che in molti Comuni nel corso degli ultimi mesi ci sono già state delle assenze imposte per altri tipi di emergenza, in primis per quelle legate al maltempo. Tuttavia, a rassicurare studenti e insegnanti ci ha pensato lo stesso ministero dell’Istruzione, che nel 2012 ha emanato una nota con la quale precisa: "Può tuttavia accadere che si verifichino eventi imprevedibili che inducano i Sindaci ad adottare ordinanze di chiusura delle sedi scolastiche. Al ricorrere di queste situazioni si deve ritenere che è fatta comunque salva la validità dell’anno scolastico, anche se le cause di forza maggiore, consistenti in eventi non prevedibili e non programmabili, abbiano comportato, in concreto, la discesa dei giorni di lezione al di sotto del limite dei 200″. Dunque, non ci dovrebbero essere problemi.

Potrebbe tuttavia succedere che, specie se l’allerta Coronavirus dovesse continuare ancora a lungo, costringendo le scuole a chiusure prolungate, i calendari scolastici vengano rimodulati per far recuperare almeno in parte i giorni persi. Ad esempio, facendo posticipare di qualche giorno la fine della scuola. Questo punto viene precisato nella stessa nota del Miur che precisa "le istituzioni scolastiche, soprattutto se
interessate da prolungati periodi di sospensione dell'attività didattica, potranno valutare, la necessità di procedere ad adattamenti del calendario scolastico finalizzati al recupero, anche parziale, dei giorni di lezioni non effettuati".

Coronavirus, le misure d'emergenza delle scuole

Oltre alla chiusura delle scuole nelle sette regioni delle zone rosse e di quelli limitrofe, il decreto Coronavirus prevede la sospensione delle gite scolastiche fino al 14 marzo (quelle già pagate verranno rimborsate). Inoltre, le assenze degli studenti oltre i 5 giorni andranno giustificate con certificato medico e le scuole chiuse per l'emergenza potranno attivare "modalità di didattica a distanza". Anche le riunione dei docenti potranno essere svolte in queste modalità, rientrando in questa categoria i consigli di classe, collegi docenti, dipartimenti, consigli d’istituto.

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