Corea del Sud: salvati cuccioli di cane che dovevano essere cucinati

Salvati in extremis, pochi giorni prima di finire sulle tavole dei ristoranti della Corea del Sud: una dozzina di cuccioli di cane sono stati strappati al titolare di una fattoria di Ilsan, città sudcoreana, dove venivano allevati per essere poi destinati alle cucine di tutto il paese. A salvarli è stata la Humane Society International (HSI), una ong che si impegna per la protezione degli animali e in questo periodo è impegnata in una campagna contro il consumo alimentare di cani in Asia orientale. I cuccioli sono stati prelevati e in questo momento di trovano al sicuro a Washington, in attesa di trovare nuovi padroni. A loro presto si aggiungeranno altri 11 piccoli quattrozampe tratti in salvo.
I cani sono stati "acquistati" al loro allevatore: quest'ultimo, paradossalmente, si è detto pentito di aver avviato un'attività di quel genere e ha promesso che devierà sulla coltivazione di mirtilli. "Il caso del Sud Corea è molto particolare, perché si tratta dell’unico paese che alleva cani destinati ad essere mangiati – ha spiegato Kelly O’Meara dell’HSI – altrove sono piuttosto i randagi a correre questo rischio". Il mercato dei cani in Corea del Sud è prolifico, tanto che ogni anno tra 1,2 e 2 milioni di cani vengono mangiati, dopo essere stati allevati in fattorie specializzate.