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Continuano a salire i casi di Chikungunya in Italia: nuovi focolai confermati in Emilia Romagna e in Veneto

Dall’inizio dell’estate, l’Italia registra un aumento dei casi di Chikungunya, con focolai attivi in Emilia-Romagna e in Veneto. In particolare, la provincia di Modena conferma un numero crescente di contagi, mentre anche il Veneto segnala nuovi casi autoctoni, sottolineando l’importanza delle misure di prevenzione e della sorveglianza epidemiologica.
A cura di Biagio Chiariello
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Dall’inizio dell’estate, l’Italia registra un aumento dei casi di Chikungunya, con focolai attivi in Emilia-Romagna e in Veneto. La provincia di Modena è quella maggiormente interessata, mentre anche il Veneto segnala nuovi casi autoctoni, sottolineando l’importanza di interventi di prevenzione e sorveglianza epidemiologica.

Emilia-Romagna: Modena sotto osservazione

In provincia di Modena, i casi confermati di Chikungunya sono saliti a 19: dodici donne e sette uomini, di età compresa tra i 14 e gli 84 anni. Tutti i pazienti sono in buone condizioni di salute e nessuno è ricoverato. Carpi è il comune più colpito, con sedici contagi, seguito da San Prospero e Concordia. Dall’indagine epidemiologica, ancora in corso, emerge che nessuno dei nuovi positivi ha viaggiato all’estero, confermando la trasmissione locale.

Per individuare il cosiddetto paziente zero e contenere la diffusione del virus, l’Ausl di Modena ha attivato un servizio di prelievi in libero accesso. I residenti di Carpi che, dalla fine di luglio, hanno manifestato sintomi compatibili con la Chikungunya (febbre e dolori articolari) o che hanno viaggiato in zone endemiche – Sud-Est Asiatico, Africa, America Centrale e Meridionale, subcontinente indiano e Oceania – possono sottoporsi a prelievo del sangue e analisi delle urine. Il servizio è disponibile dalle 8 alle 10 al Centro prelievi di Carpi, piazzale dei Donatori di Sangue 3, fino al 30 agosto (esclusa domenica 24), con tessera sanitaria e urine raccolte secondo le istruzioni delle farmacie territoriali.

Sul fronte della prevenzione, Carpi ha completato interventi straordinari di disinfestazione contro la zanzara tigre, vettore del virus, su tutto il territorio comunale. Attualmente, le operazioni si concentrano in aree specifiche collegate ai casi positivi, con l’applicazione di larvicidi e adulticidi anche nelle proprietà private. Il sindaco Riccardo Righi ha sottolineato l’intesa tra Comune, Regione e Ausl, evidenziando il lavoro coordinato tra personale comunale, ditte incaricate e volontari, e le campagne informative per la cittadinanza tramite volantini, altoparlanti, stampa, radio, social e servizio WhatsApp dedicato.

“Le rilevazioni effettuate indicano una significativa riduzione della presenza della zanzara tigre – ha aggiunto Righi –. È un segnale incoraggiante, ma restiamo vigili in attesa dei prossimi aggiornamenti sui casi sospetti, pronti a intervenire con ulteriori azioni mirate, sempre in collaborazione con Regione e sanità pubblica”.

Veneto: nuovo caso autoctono a Verona

Anche il Veneto segnala un aumento dei casi autoctoni di Chikungunya. Un uomo di 69 anni, residente nel comune di Verona, ha manifestato sintomi l’8 agosto – febbre, rash cutaneo e dolori articolari – confermati dal laboratorio di Microbiologia e Virologia dell’Azienda Ospedale Università di Padova, laboratorio di riferimento regionale e dell’UE per i patogeni trasmessi da vettori.

L’indagine epidemiologica del Servizio di Igiene e Sanità Pubblica dell’Ulss 9 ha permesso di individuare rapidamente le aree di possibile esposizione alla zanzara infetta, tra Verona e Negrar di Valpolicella. Le zone interessate sono state sottoposte a disinfestazione straordinaria, con interventi completati nell’area di residenza del paziente. Test sierologici e accertamenti sono in corso per valutare eventuali collegamenti con i due casi precedenti e identificare altre infezioni sospette.

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