Codice fiscale sbagliato per colpa di una virgola, neonato malato di cuore resta senza soldi per l’assistenza

Una famiglia di Montesilvano, in provincia di Pescara, è da un anno e mezzo alle prese con un incubo burocratico che ha il sapore dell’assurdo. Il loro bambino, affetto da gravissime malattie cardiache, non riceve alcun sostegno economico statale a causa di un errore formale: una virgola di troppo. "Sì, una virgola, messa dell’anagrafe di Roma all’atto della registrazione tra i due nomi di battesimo di nostro figlio, nato al policlinico Gemelli, proprio per le gravi patologie diagnosticate", racconta la mamma del piccolo al quotidiano Il Centro.
Da quella virgola anomala è dipesa la generazione di un codice fiscale errato, e con esso l’impossibilità di ottenere l’indennità di accompagnamento. Tutto è fermo nei sistemi dell’Inps, che ha assicurato di stare monitorando la situazione per trovare una soluzione. Intanto, però, la giovane coppia continua a fronteggiare, ogni giorno, la fatica di assistere il figlio tra cure, viaggi e spese mediche sempre più pesanti.
Per questo i genitori si sono rivolti all’associazione Carrozzine Determinate. Il presidente, Claudio Ferrante, parla di un caso emblematico: "Un semplice errore burocratico si è trasformato in un incubo per questa famiglia che deve curare un bimbo con una gravissima disabilità e deve anche occuparsi della burocrazia. Non capisco perché, con i sistemi informatici di oggi, non si riesca ad aggiornare un semplice codice fiscale errato. E se si pensa che tutto è scaturito da una virgola tra due nomi, diventa ancor più ridicolo. Peccato però che in questo caso si stiano negando diritti costituzionali a un bambino con una disabilità gravissima. Chiediamo al direttore dell’Inps Abruzzo di intervenire con la massima urgenza per porre fine a questa incredibile vicenda che va avanti da febbraio 2024″.
La storia della patologia del bambino affonda le se radici da ben prima della nascita, da quando cioè alla madre venne detto che il figlio che aveva in grembo aveva una seria malformazione cardiaca. "Nonostante ciò, per motivi miei etici e religiosi, ho portato avanti fino alla fine la gravidanza con parto programmato all’ospedale Gemelli di Roma proprio per il grave stato di salute del bimbo. Da quando è nato, nel gennaio del 2024, Gabriele ha subito già tre operazioni, di cui due a cuore aperto. Per la disfunzione e malformazione cardiaca, dovrà sottoporsi a innumerevoli interventi chirurgici per adeguare la parte dell’organo artificiale trapiantato alla crescita del bambino", ha spiegato la donna a Il Centro.
Dopo la nascita, il neonato è stato trasferito al Bambino Gesù di Roma, dove i genitori hanno affrontato spese considerevoli per poter restare vicino a lui, alloggiando in un bed & breakfast. Una prova durissima per una famiglia monoreddito. "Purtroppo c’è stato questo errore di registrazione – ha continuato la mamma – che ha poi generato un codice fiscale errato per quella virgola non messa, e fino ad oggi non riusciamo a percepire alcuna somma di denaro di sostegno che per noi è di vitale importanza. Da parte nostra abbiamo fatto il possibile per fare le cose in regola. Dopo circa un mese e mezzo dalla nascita di Gabriele abbiamo fatto una richiesta di invalidità attraverso la commissione medico legale e dopo diverse peripezie abbiamo ottenuto il verbale della commissione con la dicitura della correzione del precedente codice fiscale".
La famiglia pensava che l’incubo fosse finito, ma il verbale corretto "non è mai arrivato", racconta la madre, e con esso neanche la liquidazione della pensione di invalidità. Dopo aver cercato chiarimenti presso la sede Inps di Pescara, sono stati indirizzati a quella di Montesilvano, ma ancora oggi – malgrado i solleciti inviati anche a novembre – la pratica risulta bloccata, con tutti gli arretrati sospesi. Dall’Inps Abruzzo, interpellato sul caso, fanno sapere che è stata attivata una verifica interna per individuare le cause del ritardo e sbloccare finalmente la procedura.