Cocaina con l’auto blu e sesso con minori ai festini durante il lockdown, 5 indagati a Bologna

In pieno periodo del lockdown covid si organizzavano festini tra minorenni, di volta in volta in case diverse e con largo uso di alcolici e droga che arrivava sul posto anche attraverso un’auto blu che aveva libertà di movimento, la droga inoltre in alcuni casi veniva ceduta in cambio di rapporti sessuali. È lo scenario al centro dell’inchiesta della Procura di Bologna su una serie di festini tra i giovanissimi figli della “Bologna bene” e che per ora vede indagate cinque persone con l’accusa di cessione di droga e induzione alla prostituzione di minore. Gli indagati sono tre ragazzi appena diciottenni, un venticinquenne e l’autista di un’auto blu già ascoltati dagli inquirenti e oggetto di una seria di perquisizioni avvenute nei giorni scorsi.
Ai festini partecipavano oltre una decina di giovani, tra ragazze e ragazzi tra i 15 e i 18 anni, e in diverse occasioni almeno un paio di adulti. Oltre alla cessione di droga da parte di chi portava la sostanza alle feste, i carabinieri, a cui sono affidate le indagini, stanno cercano di fare luce sui presunti rapporti sessuali tra maggiorenni e minorenni che sarebbero avvenuti per la cessione della droga e di cui hanno parlato alcune ragazzine coinvolte. Per questo ora gli accertamenti investigativi si concentrano su foto e video e messaggi contenuti i telefoni e altre apparecchiature informatiche tra tablet e pc sequestrati agli indagati. Questi ultimi dal loro canto non negano la partecipazione e l’uso di droga ai festini ma rigettano l’accusa di cessione e induzione alla prostituzione.
L’inchiesta era partita nella scorsa primavera quando una minorenne che partecipava alle feste in villa si era sentita male finendo in ospedale. I genitori avevano denunciato l’accaduto e i successivi accertamenti hanno fatto emergere la storia dei festini e della cessione di droga tra adolescenti. Non solo, poco dopo è emerso il ruolo dei due adulti tra cui l’autista di auto blu che era solito accompagnare una delle minori alle feste e che, per gli inquirenti, progressivamente avrebbe avuto un ruolo sempre maggiore nella cessione di stupefacenti.