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Sardegna, clochard morto dopo il pestaggio: 6 ragazzini nel registro degli indagati

La Procura ha iscritto nel registro degli indagati 6 ragazzini, di cui 5 in età compresa tra i 14 e i 15 anni, per la morte del clochard Abdellah Beqeawi. Il 54enne era conosciuto ad Arzachena come Filippo ed è morto per arresto cardiaco nella morte del 22 dicembre scorso. Sarebbe stato aggredito e pestato più volte, secondo evidenza video, prima del giorno del suo decesso.
A cura di Gabriella Mazzeo
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Sono stati iscritti al registro degli indagati sei ragazzini, di cui cinque minori tra i 14 e i 16 anni, accusati del pestaggio di Abdellah Beqeawi, conosciuto ad Arzachena come come Filippo. Il clochard di 54 anni, di origini marocchine, era malato da tempo. Per questo motivo, l'arresto cardiaco che lo ha colpito la sera del 22 dicembre scorso nel parcheggio sotterraneo era stato imputato al suo stato di salute già precario, ma la Procura ha aperto un'inchiesta per capire se il suo decesso potesse essere invece collegato alle percosse ricevute da un gruppo di ragazzini.

I giovani avrebbero infatti ripreso tutto con il cellulare e il video sarebbe la prova dalla quale sono partite le indagini. Il clochard di 54 anni, noto in zona col nome italiano di Filippo, aveva scelto di vivere in strada nonostante la Caritas e il Comune gli avessero offerto un alloggio. Sul territorio era conosciuto da tutti i residenti, che gli volevano bene e facevano di tutto per aiutarlo ogni giorno. L'uomo era una presenza fissa: non era mai statao maltrattato, a quanto pare, dal resto dei cittadini. Eccezion fatta, secondo le indagini, per quel gruppo di ragazzini che sembrava averlo preso di mira con più episodi di violenza.

Una storia dai contorni agghiaccianti, soprattutto se a conoscenza delle scene riprese dalle fotocamere dei cellulari. Secondo quanto si vede in alcuni video, nei giorni precedenti i ragazzini lo avevano aggredito più volte, umiliandolo e picchiandolo brutalmente. Qualche giorno dopo i pestaggi, il 54enne è deceduto. In alcune immagini, un ragazzino gli spegne addirittura una sigaretta. sul palmo della mano prima di colpirlo alla pancia con un calcio. Per adesso Procura e carabinieri tengono il massimo riserbo sulle indagini: tutto quello che si sa è che il branco è stato interrogato dagli inquirenti e che i telefoni sono ora sotto sequestro per le indagini.

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