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Clara Rossignoli scomparsa a Porto di Legnago, il fratello: “Non si è suicidata, i debiti non erano solo suoi”

Continuano le ricerche della 79enne Clara Rossignoli, scomparsa l’11 aprile nel Veronese. Secondo alcuni testimoni, la donna aveva diversi debiti e da tempo aveva un rapporto difficile col nipote che viveva con lei. La figlia: “Ho saputo dopo queste cose. Con mio figlio ho parlato ma è molto difficile perché ha un brutto carattere”.
A cura di Gabriella Mazzeo
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Clara Rossignoli
Clara Rossignoli

Il fratello di Clara Rossignoli, la 79enne scomparsa nel nulla venerdì 11 aprile da Porto di Legnago, nel Veronese, ha parlato di lei ai microfoni di Storie Italiane. "Non penso al suicidio – ha spiegato -. Mia sorella aveva organizzato la festa di compleanno per sabato. È stato il nipote a dirmi della scomparsa e visto che nessuno andava a sporgere denuncia, sono andato io".

La donna è scomparsa da oltre 3 settimane e l'ultima volta è stata vista l'11 aprile mentre si recava al tabacchino come ogni mattina. Da quel momento nessuno ha avuto più sue notizie. Al momento, la Procura ha aperto un fascicolo senza indagati per ipotesi di istigazione al suicidio. Le ricerche si sono estese a tutto il Veronese con squadre cinofile, droni, elicotteri e volontari stanno battendo gli argini dell’Adige, le campagne, i casolari abbandonati e le aree ferroviarie nei dintorni.

"Non la sento dal sabato prima della sua scomparsa – ha spiegato il fratello -. È strano perché aveva organizzato la sua festa di compleanno per il sabato dopo la sua sparizione. Non penso affatto al suicidio. Clara era lucida, non mi sembra che avesse la demenza senile".

La donna, secondo quanto emerso dalle indagini, aveva raccontato a un'amica di aver prestato 3mila euro a una persona che ne aveva bisogno, senza però fornire dettagli sull'identità del beneficiario. Il suo cellulare, inoltre, ha agganciato una cella telefonica per l'ultima volta alle 2 di notte del 12 aprile  in un tratto isolato tra Terrazzo e Marega, nei pressi del fiume. Difficilmente, secondo gli investigatori, la 79enne avrebbe potuto raggiungere quel luogo da sola a quell'ora.

Secondo i parenti, Rossignoli era spesso senza soldi. "Spendeva tutto tra sigarette e bar, anche 600 euro al mese. Chiedeva prestiti e faceva la spesa alla Caritas, non sappiamo per chi" hanno spiegato i familiari che da tempo avevano chiesto l'intervento dei servizi sociali.

A detta del fratello, i debiti non sarebbero stati tutti farina del sacco della 79enne. "C'entrano anche i nipoti, andavano a comprare le sigarette e roba varia. Il bar non era un bell'ambiente per come la penso io, lo avevo anche detto a Clara che io non frequentavo volentieri quel posto".

La figlia della 79enne è convinta che la donna sia stata uccisa.  “Continuerò finché non trovo il corpo di mamma. Sono sempre più convinta che mamma non c’è più, qualcuno me l’ha uccisa. Non saprei chi può aver fatto del male, non ho persone da giudicare, ma mamma era una persona forte e non si sarebbe mai suicidata”.

"L'ho sempre vista con persone che sembravano buone e le volevano bene, non mi dava alcun pensiero. Lei ha sempre vissuto con mio figlio, io purtroppo ho dovuto trasferirmi in un altro paese perché mi ero fatta un’altra famiglia, però ogni tanto sentivo mamma anche per telefono”.

La donna ha fatto riferimento anche ad alcuni dissidi familiari nella denuncia di scomparsa. “I litigi c’erano quasi sempre perché mamma voleva che le cose andassero un po’ meglio: mio figlio non lavora purtroppo, mamma si arrabbiava perché doveva dare lei il sussidio per andare avanti in famiglia – ha ricordato -. Poi ecco c’era anche la compagna di mio figlio che lavora ma saltuariamente. La casa era proprietà di mamma".

Secondo quanto raccontato dalla donna, la convivenza con il nipote Mattia era molto difficile e le liti familiari erano arrivate al punto in cui la 79enne era stata confinata in una sola stanza della sua abitazione. "Io tutto questo l'ho saputo dopo – ha affermato -. Con mio figlio ho parlato ma è molto difficile, non riesco troppo: ha una sua mentalità e un brutto carattere".

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