Circoncide senza autorizzazioni 40 bimbi, ad aiutarlo i figli finti infermieri: medico arrestato a Trento

Il medico si faceva aiutare dai due figli che non avevano alcun titolo per svolgere la professione di infermiere: durante la perquisizione ritrovato un lettino con cinghie contenitrici, bisturi elettrico, benzodiazepine, un biglietto da visita con la dicitura “circoncisione” e altri riscontri.
A cura di Susanna Picone
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Un medico di medicina generale della Provincia di Trento è stato arrestato dai Carabinieri: ha eseguito, secondo quanto ricostruito, decine di interventi chirurgici di circoncisione nei confronti di bambini di origine straniera nel proprio ambulatorio. Un ambulatorio che, oltre ad essere privo di autorizzazione sanitaria, era carente anche sotto il profilo igienico sanitario.

Il medico, che tra l’altro si faceva aiutare dai figli che non avevano alcun titolo da infermiere, operava seguendo procedure assolutamente inadeguate tanto che, in alcuni casi, alcuni dei suoi piccoli pazienti sono finiti al pronto soccorso. Uno in particolare, secondo la ricostruzione dei Carabinieri, è finito in ospedale a causa di intossicazione da benzodiazepine, che il medico aveva somministrato in dose eccessiva per calmarlo durante l’intervento.

Stando a quanto accertato, almeno quaranta bambini sarebbero passati nell’ambulatorio del medico nel 2022: si tratta di bambini che arrivavano anche da fuori regione. In diverse occasioni il professionista ora arrestato si faceva aiutare dai figli che però non avevano alcun titolo abilitativo alla professione di infermiere: uno di loro, maggiorenne, è stato denunciato.

Inoltre, al termine delle indagini svolte dal Nas, la Procura distrettuale di Trento ha emesso una ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari nei confronti del medico e il sequestro preventivo dell'ambulatorio non autorizzato all'esecuzione di questi delicati interventi chirurgici. Nel corso delle perquisizioni, i Carabinieri hanno ritrovato un lettino con cinghie contenitrici, bisturi elettrico, confezioni di benzodiazepine, confezione di anestetico locale, un biglietto da visita con espresso richiamo all'effettuazione di circoncisione e bollettario di ricevute sanitarie.

Il Maggiore Federico Silvestri, Comandante del NAS di Trento, nel commentare l'operazione ha spiegato che i genitori dei bambini operati dal medico sono stati molto collaborativi nelle indagini: non sapevano che l’ambulatorio non fosse autorizzato. “Accertiamoci sempre che il personale sia autorizzato e gli ambulatori regolari”, è l’appello del militare.

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