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Esami di Maturità 2025

Cicerone alla Maturità 2025 con brano dal De Amicitia alla versione di latino: traccia, traduzione e soluzione

Cicerone è l’autore uscito per la traccia di latino alla seconda prova della Maturità 2025 al liceo Classico. Il brano della versione è tratto dall’opera “De Amicitia”: traduzione completa e brano.
A cura di Ida Artiaco
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È Cicerone l'autore scelto dal Ministero dell'Istruzione e del Merito per la seconda prova scritta della Maturità 2025, che si svolge oggi, giovedì 19 giugno, per il liceo Classico. Il brano è tratto dall'opera Laelius de amicitia (titolo completo Laelius seu De amicitia – più noto come De amicitia: "Sull'amicizia"). Agli studenti è chiesto di tradurre la versione e rispondere ai quesiti proposti. Hanno 6 ore di tempo per terminare la prova, cominciata come sempre alle 08.30. La seconda prova d'indirizzo, così come la prima e il colloquio orale, vale un massimo di 20 punti per il voto finale.

Chi è Cicerone e di cosa parla il brano tratto dal De Amicitia alla versione di latino

Cicerone è uno degli autori latini più conosciuti e studiati della storia. Ma è stato anche un avvocato, un politico e filosofo. A proposito di Maturità, mancava dal 2009 e con questa proposta di oggi  diventa l’autore di Latino più proposto della storia dal dopoguerra ad oggi, con 17 Maturità all’attivo, scalzando Seneca fermo a quota 16 e Tacito a quota 5.

Il brano scelto per la seconda prova della Maturità 2025 è tratto dalla famosa composizione Laelius de amicitia (titolo completo Laelius seu De amicitia – più noto come De amicitia: "Sull'amicizia"), appartenente dell'ultimo periodo ciceroniano. Si tratta di un dialogo di carattere filosofico (immaginato svolgersi nel 129 a.C.) scritto dall'autore tra l'estate e l'autunno del 44 a.C. e dedicato a Tito Pomponio Attico.

In particolare, Cicerone descrive con l'amicizia tra due esponenti di primo piano della classe politica romana dell'epoca, Gaio Lelio e Scipione Emiliano, da poco scomparso. Oltre alla traduzione, i maturandi sono invitati a riflettere sul vincolo dell'amicizia mostrando comprenderlo e interpretarlo, a rispondere ad una serie di quesiti, a fare una analisi linguistica e stilistica del testo.

Il testo della traccia alla seconda prova per il liceo classico

Ecco, di seguito, il testo della versione di Cicerone scelta dal MIM come traccia della seconda prova scritta alla Maturità 2025 al liceo Classico:

"Amor enim, ex quo amicitia nominata est, princeps est ad benevolentiam coniungendam. Nam utilitates quidem etiam ab eis percipiuntur saepe, qui simulatione amicitiae coluntur et observantur temporis causa. In amicitia autem nihil fictum est, nihil simulatum et, quidquid est, id est verum et voluntarium.Quapropter a natura mihi videtur potius quam ab indigentia orta amicitia, applicatione magis animi cum quodam sensu amandi, quam cogitatione quantum illa res utilitatis esset habitura. Quod quidem quale sit, etiam in bestiis quibusdam animadverti potest, quae ex se natos ita amant ad quoddam tempus et ab iis ita amantur, ut facile earum sensus appareat. Quod in homine multo est evidentius, primum ex ea caritate, quae est inter natos et parentes, quae dirimi nisi detestabili scelere non potest, deinde, cum similis sensus extitit amoris, si aliquem nacti sumus, cuius cum moribus et natura congruamus, quod in eo quasi lumen aliquod probitatis et virtutis perspicere videamur. Nihil est enim virtute amabilius, nihil quod magis adliciat ad diligendum, quippe cum propter virtutem et probitatem etiam eos, quos numquam vidimus, quodam modo diligamus".

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La traduzione della versione di Cicerone dal De Amicitia

La traduzione della versione di Cicerone è la seguente:

"L'amore, infatti, da cui l'amicizia prende il nome, è il principio per unire la benevolenza. Infatti, i vantaggi vengono spesso ottenuti anche da coloro che sono coltivati e rispettati con la finzione dell’amicizia e per motivi di convenienza. Ma nell’amicizia non c’è nulla di finto, nulla di simulato, e tutto ciò che esiste è vero e spontaneo. Perciò l’amicizia sembra essere nata più dalla natura che dal bisogno, più da un'inclinazione dell’animo con un certo sentimento d’amore, che da una riflessione su quanto utile essa potesse essere.

E in effetti si può notare qualcosa di simile anche in certi animali, che amano i propri piccoli per un certo periodo e ne sono a loro volta amati, tanto che i loro sentimenti risultano chiaramente evidenti. Ciò è ancora più evidente nell’uomo, innanzitutto per l’affetto che esiste tra genitori e figli, un legame che non può essere spezzato se non con un crimine detestabile; e poi, quando si prova un analogo sentimento d’amore verso qualcuno, se troviamo una persona con cui concordiamo nei costumi e nella natura, in quanto ci sembra di scorgere in lui come una luce di onestà e virtù.

Infatti nulla è più amabile della virtù, nulla attrae di più all’amore, dal momento che, proprio per la virtù e l’onestà, amiamo in qualche modo anche coloro che non abbiamo mai conosciuto".

Dopo la traduzione, gli studenti sono chiamati a rispondere a tre quesiti, a risposta aperta, relativi alla comprensione e interpretazione del brano, all’analisi linguistica, stilistica ed eventualmente retorica, all’approfondimento e alla riflessione personale. Il limite massimo di estensione è di 10/12 righe di foglio protocollo. Il candidato può anche rispondere con uno scritto unitario, autonomamente organizzato nella forma di commento al testo, purché siano contenute al suo interno le risposte ai quesiti richiesti, non superando le 30/36 righe di foglio protocollo.

1) Comprensione / interpretazione

Nel testo proposto, Cicerone, per bocca di Lelio, offre argomenti per contrastare un’interpretazione utilitaristica dell’amicizia: si ripercorra il ragionamento, evidenziando, con motivato giudizio, le tappe che si ritengono più significative per il suo sviluppo.

2) Analisi linguistica e/o stilistica

Si individuino alcune delle soluzioni stilistiche e/o lessicali del testo che sembrano maggiormente contribuire a rendere lo spessore morale attribuito da Lelio all’amicizia, motivando le proprie scelte.

3) Approfondimento e riflessioni personali

A partire dall’antichità, la letteratura di ogni tempo immortala una nutrita galleria di personaggi legati da saldi vincoli di amicizia. Si scelgano uno o più esempi di quelli rimasti maggiormente impressi nella memoria, motivandone la scelta e traendone spunto per proporre considerazioni personali sull’importanza di questo sentimento.

Il commento al De Amicitia di Cicerone

"L’autore scelto dal MIM per la seconda prova del Liceo Classico è Cicerone, che non veniva proposto dal 2009 e che è ora alla sua diciassettesima apparizione. Si tratta di un brano tratto dal De amicitia, un dialogo scritto nel 44 a.C., che  è generalmente studiato in maniera approfondita e spesso scelto per l’esercizio di traduzione degli studenti del Liceo Classico. Nel testo Cicerone sostiene che la vera amicizia non deriva dall’interesse ma che è piuttosto un’inclinazione che trae origine dalla natura stessa, presente addirittura negli animali e ancor più negli esseri umani. Ci troviamo di fronte a uno splendido esempio di prosa ciceroniana, che, per chi ha delle buone basi di conoscenze morfosintattiche e ha tradotto con costanza durante il Triennio, non dovrebbe presentare particolari difficoltà". È questo il commento alla versione di Latino del tutor di Ripetizioni.it.

La soluzione della traccia di latino alla Maturità 2025

Di seguito, la proposta di soluzione della traccia di latino alla seconda prova della Maturità 2025 al liceo Classico di Skuola.net:

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