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Chiese perdono a Cecchettin dopo aver inneggiato a Turetta ma lo stalker torna a chiamare l’ex insultandola

Il 19enne ferrarese che aveva inneggiato a Turetta per perseguitare la ex fidanzata ora è tornato a contattare la giovane vittima e con toni ancora gravi. Ha chiamato la ex al telefono insultandola e smentendo di fatto quanto aveva detto a Gino Cecchettin scusandosi per l’accaduto.
A cura di Antonio Palma
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Immagine di repertorio.
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Si era detto pentito e aveva anche chiesto scusa personalmente a Gino Cechettin dopo aver inneggiato a Turetta per perseguitare la ex fidanzata ma il 19enne ferrarese ora è tornato a contattare la giovane vittima e con toni ancora gravi. Un gesto che avrà conseguenze legali visto che non solo smentisce quanto aveva affermato al telefono col papà di Giulia, ma soprattutto viola il divieto di contatti con la giovane che gli era stato imposto dal giudice.

Il fatto è avvenuto nella notte tra domenica e lunedì quando, come ricostruisce il Gazzettino, il 19enne ha chiamato la ex al telefono insultandola, urlandole varie frasi e che lei lo avrebbe rovinato e ribadendo che avrebbe compiuto qualche gesto estremo a causa sua. Una minaccia quest’ultima che aveva già utilizzato in precedenza per tenere la ragazza vicina.

Dopo l’ennesima telefonata, il ragazzo infine si è dileguato lasciando la sua solita abitazione e saltando anche l’obbligo di firma in caserma che gli era stato imposto per aver rifiutato il controllo dei carabinieri che lo cercavano dopo le accuse di stalking. Lunedì infatti non si è presentato come di solito in caserma violando quindi anche la misura cautelare imposta per resistenza a Pubblico ufficiale. Un gesto che potrebbe far scattare nuovi provvedimenti restrittivi a suo carico.

Una escalation che purtroppo smentisce i buoni propositi che il ragazzo aveva espresso nella telefonata con Cecchettin. Sui social aveva spiegato di essersi pentito per quei gesti contro la ex e la famiglia di lei, sostenendo che il quel momento non era in sé.

“Vorrei incontrarlo, secondo me è proprio a ragazzi come lui che dovremmo parlare, perché chi esalta la violenza forse ha più bisogno di altri di capire che c'è un modo nuovo di parlare”, aveva spiegato il papà di Giulia prima della telefonata, aggiungendo: “Speriamo sia sincero e che non importuni più la vittima, che è la cosa importante” aveva commentato il papà di Giulia. Una speranza che purtroppo è svanita nel giro di pochi giorni.

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