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Covid 19

Chi è il referente Covid per la scuola e quali sono i suoi compiti con la ripresa delle lezioni

Tra le tante novità dell’anno scolastico 2020/2021 che ricomincerà tra poco dopo il lungo stop dovuto al lockdown per l’emergenza Coronavirus, c’è l’introduzione di una nuova figura: si tratta del referente Covid per la scuola, che non è un medico ma un membro del personale, dirigente scolastico, docente o anche personale Ata, che ha competenze di tipo comunicativo e informativo. Ecco tutto ciò che c’è da sapere grazie al vademecum messo a punto dall’Associazione nazionale presidi.
A cura di Ida Artiaco
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Non solo uso della mascherina, distanziamento e didattica a distanza. Tra le novità che accompagneranno la ripartenza della scuola dopo il lungo stop dovuto al lockdown per l'emergenza Coronavirus, c'è anche l'introduzione di una nuova figura che a partire dalla prima campanella, che per la maggior parte delle regioni suonerà il 14 settembre, avrà il compito di informare personale scolastico e famiglie, di tracciare eventuali link epidemiologici e di tenere i rapporti con l'Asl di riferimento in caso di contagi tra studenti e personale scolastico. Si tratta del cosiddetto referente Covid per la scuola, che non è un medico ma un membro del personale che ha competenze di tipo comunicativo e informativo, dal momento che dedicherà anche un’attenzione particolare agli alunni con diversi tipi di fragilità, dalle disabilità alle malattie croniche. Ce ne saranno almeno due per ogni plesso scolastico. Per sciogliere dubbi e fornire chiarimenti, l'Associazione nazionale presidi (Anp) ha messo a punto un vademecum dedicato.

Competenze e funzioni del referente Covid per la scuola

Secondo quanto specificato dall'Anp, nel proprio vademecum, il consiglio è di designare più referenti in ogni istituto, almeno due per plesso, in modo da prevedere un sostituto ed evitare interruzioni delle procedure in caso di assenza. Il referente Covid, figura introdotta dal Rapporto dell’Istituto Superiore di sanità del 21 agosto scorso, può essere il dirigente scolastico, un docente o anche personale Ata. Deve ricevere una specifica formazione sugli aspetti principali di trasmissione del Coronavirus, sui protocolli di prevenzione e controllo in ambito scolastico e sulle procedure di gestione dei casi Covid sospetti o confermati. Si tratta, viene sottolineato, di incarichi di relazione, comunicazione di interfaccia con la Asl, che a sua volta individuerà figure che si rapporteranno con la scuola per facilitare lo scambio di informazioni. Non servono, dunque, competenze mediche o paramediche per farlo. Tra i suoi compiti, c'è quello di ricevere comunicazioni e segnalazioni da parte delle famiglie degli alunni e del personale scolastico nel caso in cui ci sia una diagnosi di Covid-19.

I corsi di formazione per la gestione dell'emergenza Covid

Dal 1 settembre scorso, inoltre, il ministero dell'Istruzione ha lanciato sul suo sito un percorso formativo rivolto a insegnanti, personale scolastico e professionisti sanitari per monitorare e gestire i possibili casi di Covid nelle scuole. La formazione viene proposta attraverso un corso gratuito che sarà disponibile online e in modalità asincrona fino al 15 dicembre. Il primo corso verterà proprio sull'utilizzo di tutti gli elementi per monitorare, gestire e comunicare la presenza di sospetti casi Covid nelle scuole. L'Anp si è dichiarata inoltre favorevole anche al ripristino, anche solo temporaneo, della figura del medico scolastico, un tempo presente negli istituti e dedito soprattutto al controllo delle vaccinazioni.

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