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Conclave 2025, eletto Papa Leone XIV

Chi è il cardinale Jean-Marc Aveline, l’alleato di Papa Francesco dalla parte di poveri e migranti

Nominato cardinale da Francesco nel 2022, Jean-Marc Aveline è stato a lungo considerato un suo stretto alleato avendo condiviso molte delle sue posizioni: apertura verso i migranti, attenzione alle periferie, dialogo interreligioso e una visione meno eurocentrica della Chiesa. Un neo? Non sa parlare italiano.
A cura di Davide Falcioni
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E se il prossimo Papa fosse francese? I nostri "cugini" d'oltralpe aspettano il loro turno da 650 anni, da quel  Gregorio XI che governò la chiesa tra il 1370 e il 1377 dal trono di Avignone. Poi basta. Eppure più di un osservatore sostiene che questa, per la Francia, potrebbe essere la volta buona: tra i nomi più citati negli ambienti vaticani e nelle analisi internazionali, infatti, spicca quello del cardinale Jean-Marc Aveline, 66 anni, considerato tra i favoriti per salire al soglio pontificio persino nei ranking dei siti di scommesse come Polymarket, che lo collocano tra i primi dieci "papabili". Sebbene le probabilità di elezione restino contenute, la sua presenza in cima alle previsioni conferma l’attenzione crescente nei suoi confronti.

Nominato cardinale da Papa Francesco nel 2022, Jean-Marc Aveline è stato a lungo considerato un suo stretto alleato avendo condiviso molte delle sue posizioni: apertura verso i migranti, attenzione alle periferie, dialogo interreligioso e una visione meno eurocentrica della Chiesa. Elementi che lo rendono una figura di continuità con il pontificato di Francesco. Tuttavia, proprio questa impostazione "progressista" potrebbe incontrare resistenze tra i cardinali più conservatori, favorevoli a un ritorno a una linea più tradizionalista. Il prossimo conclave, che prenderà il via tra meno di due giorni, si preannuncia quindi come un confronto tra due visioni della Chiesa: quella dell’apertura e del dialogo, e quella di un ritorno alla dottrina più rigida.

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Nato a Orano, in Algeria, nel 1958, Aveline è cresciuto nei quartieri popolari di Marsiglia, dove ha svolto l’intera carriera ecclesiastica. Ordinato sacerdote nel 1984, è diventato arcivescovo della città e, infine, cardinale. Il 2 aprile 2025 è stato eletto presidente della Conferenza Episcopale Francese, incarico che assumerà ufficialmente il 1° luglio. Molto apprezzato dai fedeli, viene descritto come una figura semplice, vicina alla gente, capace di interpretare con autenticità il ruolo pastorale.

La vicinanza tra Aveline e Francesco si è rafforzata nel tempo, anche grazie al ruolo chiave svolto dal cardinale nell’organizzazione della storica visita del pontefice a Marsiglia nel settembre 2023. In quell’occasione, Aveline accolse Bergoglio allo Stade Vélodrome per una messa davanti a 57mila fedeli, celebrando un momento che definì “indimenticabile”. Non mancò un tocco di umorismo tutto marsigliese: riprese il celebre motto dei tifosi dell'Olympique Marsiglia ("à jamais les premiers"), dichiarando che i marsigliesi erano "per sempre i primi" francesi ad accogliere una messa del Papa.

A pesare sull’eventuale elezione di Aveline potrebbero essere però non solo valutazioni "politiche", ma anche alcuni limiti di carattere più pratico. L’arcivescovo di Marsiglia, infatti, non parla italiano, la lingua ufficiale del Vaticano, elemento che potrebbe rappresentare uno svantaggio per la guida della Curia romana. Inoltre, la sua età – 66 anni – potrebbe apparire relativamente giovane rispetto a quanto storicamente preferito in Conclave.

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