Chi è Alessandro Biasibetti, il frate amico di Marco Poggi cui preleveranno il dna per il delitto di Garlasco

Tra i dna delle persone che frequentavano la villetta di Garlasco e che sarà nelle mani dei periti nel prossimi incidente probatorio ci saranno anche quelli degli amici di Marco Poggi. O meglio, i membri di tutta quella "comitiva" di amici che nel 2007 erano soliti ritrovarsi a casa Poggi per giocare ai videogiochi: come l'attuale indagato Andrea Sempio e anche Roberto Freddi e Mattia Capra (mai indagati ma le cui case i giorni scorsi sono state perquisite dai carabinieri). Ma a incuriosire è anche un altro ragazzo del gruppo: il 36enne Alessandro Biasibetti.
Chi è Alessandro Biasibetti, il frate amico di Marco Poggi
Nel 2007, ovvero l'anno dell'omicidio di Chiara Poggi, lui e Marco Poggi erano grandi amici, erano cresciuti insieme: "Ci conosciamo dall’asilo. Moltissime volte mi sono portato presso l’abitazione di Marco tanto da conoscere sia i genitori che la sorella Chiara, con la quale non avevo un rapporto di frequentazione attesa la differente età", aveva detto Biasibetti quando era stato sentito nel 2008 e come riporta Il Corriere della Sera. Nel tempo poi è diventato un religioso e ora è un frate dell’ordine domenicano.
Ma aveva una particolarità Alessandro Biasibetti: era l'unico del gruppo degli amici di Marco Poggi a conoscere Alberto Stasi. Agli investigatori – un anno dopo il delitto e una sola volta – avrebbe detto: "Lo conosco in quanto è stato il mio animatore all’oratorio quando avevo otto-dieci anni". Sia chiaro che Biasibetti non è mai stato indagato e non ci sono mai stati dubbi sul suo alibi del giorno dell'omicidio: si trovava infatti a 400 chilometri di distanza. Insieme alla sua famiglia era con Marco Poggi e i suoi genitori in vacanza in Trentino. Chiara però non era andata e aveva preferito stare a casa dove è rimasta uccisa – confermato da una sentenza in via definitiva – da Alberto Stasi.
Ma c'è di più: nel 2007 Biasibetti era fidanzato con Angela Taccia, ovvero con l'attuale avvocata di Andrea Sempio. Poi la vocazione: è diventato frate nel 2020. Lo scorso dicembre è stato ordinato diacono dell'ordine domenicano a Bologna. Adesso lui agli investigatori avrebbe di nuovo raccontato del loro gruppo di amici e il mese prossimo si sottoporrà a un tampone per prelevare il suo dna. Sarà uno di quelli che dal 17 giugno verrà utilizzato nell'incidente probatorio.