Che tempo farà a giugno: arriva il caldo vero, possibili eventi climatici estremi, le previsioni meteo

Mentre milioni di italiani si sono ritrovati a indossare giacche e maglioni in piena primavera, il resto d’Europa ha vissuto una realtà diametralmente opposta. Nelle ultime settimane, infatti, il "Vecchio Continente" si è diviso climaticamente in due: al centro-nord – dal Regno Unito alla Scandinavia – si registra una grave siccità, con precipitazioni quasi assenti da mesi; al sud, invece, Italia, Spagna e Portogallo sono stati bersaglio di perturbazioni intense, tra nubifragi e grandinate. Un blocco atmosferico durato mesi ha favorito questa polarizzazione, figlia anch'essa del cambiamento climatico di origine antropica.
Le prossime settimane vedranno un parziale riequilibrio della situazione, con l’arrivo dell’anticiclone subtropicale sull’Italia e un giugno che si preannuncia caldo, stabile ma non privo di sorprese. Come ha spiegato infatti il climatologo Giulio Betti a Fanpage.it, il prossimo mese non sono da escludere eventi meteo estremi, soprattutto nelle regioni del nord Italia.
Nelle ultime settimane in Italia abbiamo avuto periodi molto piovosi e, almeno all'apparenza, temperature piuttosto basse. Cosa è accaduto, dal punto di vista metereologico?
Negli ultimi due o tre mesi abbiamo assistito a un’Europa climaticamente spaccata in due, con un quadro meteorologico decisamente polarizzato. Da una parte, i Paesi del centro-nord – come Regno Unito, Svezia, Belgio, Olanda e gran parte dell’Europa centrale – stanno affrontando una grave carenza di precipitazioni. In alcune aree, non piove in modo significativo da settimane, in certi casi addirittura da mesi. Per darvi un’idea: in alcune zone, aprile è stato il più secco degli ultimi 60-70 anni.
E al Sud invece?
Il discorso cambia radicalmente. A sud delle Alpi, quindi su Italia, Spagna e Portogallo, abbiamo assistito a un susseguirsi di perturbazioni molto intense. Da un lato, queste piogge hanno alleviato la siccità che si era accumulata nei mesi scorsi. Ma dall’altro hanno portato anche episodi estremi, con nubifragi e grandinate a ripetizione, che hanno causato danni e disagi in molte zone. Penso ad esempio alla Sicilia, colpita duramente da una delle ultime perturbazioni, o alla Spagna, dove le grandinate sono state eccezionalmente violente. Quello che osserviamo è una crescente estremizzazione del clima. Da un lato il Nord Europa in grave deficit idrico, dall’altro il Sud Europa colpito da fenomeni meteorologici estremi. E, attenzione, nonostante la percezione diffusa di una primavera fresca e piovosa, i dati ci dicono che le temperature sono comunque superiori alla media stagionale, anche in Italia. Solo che l’anomalia termica è stata in parte mascherata dalle abbondanti precipitazioni.
Tutto questo è riconducibile al cambiamento climatico?
Sì. Un blocco atmosferico così prolungato, con questa forte polarizzazione tra Europa settentrionale e meridionale, è raro ma non più eccezionale. La persistenza di configurazioni meteorologiche anomale, la fatica della circolazione atmosferica a evolversi, la violenza dei fenomeni – come piogge con anomalie del 400-500% in Spagna, o temperature di 5-6 gradi sopra la media nel Regno Unito – sono segnali chiari. Ormai non parliamo più di eccezioni: questi eventi si ripetono da anni perché sono collegati al cambiamento climatico.

Cosa ci attende nelle prossime settimane?
In questi giorni permane ancora una certa instabilità, in particolare al Centro-Nord. Tra oggi e domani ci aspettiamo temporali anche forti, che poi tenderanno a estendersi anche a parte del Sud e del Centro-Sud. Insomma, questa settimana sarà ancora all'insegna del tempo instabile e relativamente fresco, con temperature contenute rispetto alla media del periodo.
E guardando un po’ più avanti? Cosa succederà a cavallo tra maggio e giugno?
A partire dagli ultimi giorni di maggio, ma soprattutto nei primi di giugno, è probabile un cambio di scenario. Le piogge torneranno sul Nord Europa, lasciando spazio all’anticiclone subtropicale sull’Italia. Questo significa che si spezzerà una configurazione meteorologica anomala che persiste ormai da quattro mesi, riportando una maggiore normalità nella distribuzione delle alte pressioni in Europa. Tuttavia, per l’Italia e il Centro-Sud Europa lo scotto potrebbe essere l’arrivo del primo caldo serio della stagione.
Possiamo già farci un’idea di come sarà il mese di giugno nel suo complesso?
Sì, i principali modelli indicano un mese di giugno con temperature sopra la media su gran parte dell’Italia e dell’Europa centro-meridionale. La presenza di anticicloni di matrice subtropicale dovrebbe garantire condizioni più stabili. L’inizio del mese potrebbe riservare ancora qualche episodio fresco, ma la tendenza generale sembra orientata verso una stabilizzazione del caldo.
Un giugno quindi estivo. Ma dobbiamo aspettarci delle "sorprese"?
Sì. Come capita spesso nei mesi caldi, più aumenta il caldo, più cresce il rischio che l’arrivo di una perturbazione provochi fenomeni estremi. In un contesto di caldo anomalo, con mari già più caldi della norma, l’instabilità che riesce a penetrare può dar luogo a temporali molto forti.
Quindi non possiamo escludere fenomeni estremi.
Un temporale, per definizione, è un fenomeno violento, ma con temperature molto sopra la media e mari caldi, le probabilità che questi eventi diventino particolarmente intensi – con grandinate, nubifragi, raffiche di vento – aumentano sensibilmente. Quindi sì, fenomeni estremi e temporali forti possono coincidere.

Possiamo individuare le zone d’Italia più esposte a questi rischi?
Con la dovuta cautela – perché parliamo sempre di tendenze meteo – possiamo dire che a giugno potrebbe essere il Nord Italia la zona più esposta a brevi ma intense fasi di instabilità. Dopo un maggio che ha portato piogge abbondanti al Sud, contribuendo in parte a colmare la siccità, l’attenzione si sposterà probabilmente al Nord, dove il contrasto tra il caldo e l’ingresso di perturbazioni potrebbe favorire fenomeni violenti.
In conclusione, cosa dovrebbero aspettarsi gli italiani per il mese di giugno?
Un mese estivo, nel complesso stabile e caldo, ma non "monotono". Avremo probabilmente 3-4 episodi di instabilità nell’arco del mese, ma questi potrebbero essere molto intensi. Non sarà quindi un mese da sole garantito per 30 giorni. E sì, potrebbero verificarsi fenomeni meteo estremi.