Cecchi Gori condannato a 7 anni per il crac Finmavi

Il produttore cinematografico Vittorio Cecchi Gori è stato condannato ad una pena di sette anni di reclusione in relazione al crac da 600 milioni della società Finmavi. Lo ha stabilito il collegio dei giudici della sesta sezione penale del tribunale di Roma presieduto da Gustavo Barbalinardo nell'ambito del procedimento giudiziario in cui Cecchi Gori era imputato insieme ad altri suoi collaboratori con l'accusa di bancarotta fraudolenta. Durante il processo i pm Stefano Rocco Fava e Lina Cusano avevano chiesto per l'imprenditore toscano una condanna a dieci anni di reclusione. Secondo l'accusa, infatti, Cecchi Gori per diverso tempo mentre la società era già in passivo continuava a prelevare denaro dai conti per destinarli ad usi privati , come ristrutturazioni o compravendita di immobili, a danno invece dei creditori che aspettavano di essere pagati. Nello stesso processo condannato invece a cinque anni e mezzo di reclusione il braccio destro di Cecchi Gori, Luigi Barone per il quale i pm avevano chiesto otto anni di carcere.