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Catania, tenta di strangolare il figlio neonato: incastrato da un video e arrestato

Un uomo catanese di 35 anni è stato arrestato con l’accusa di aver tentato di uccidere il figlio di sei mesi soffocandolo: è stata una donna a denunciarlo recandosi dai carabinieri e mostrando loro un video nel quale si vedeva il trentacinquenne stringere per il collo il bambino. Dopo aver indagato sulla veridicità del filmato e identificato l’autore del gesto, i carabinieri hanno provveduto all’arresto del responsabile.
A cura di Davide Falcioni
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immagine di repertorio
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Un uomo di 35 anni di Catania è stato arrestato con l'accusa di aver tentato di uccidere il figlio di sei mesi soffocandolo: è stata una donna a denunciarlo recandosi dai carabinieri e mostrando loro un video nel quale si vedeva il trentacinquenne stringere per il collo il bambino. Dopo aver indagato sulla veridicità del filmato e identificato l'autore del gesto, i carabinieri hanno provveduto all'arresto del responsabile. La donna che ha consegnato il filmato alle forze dell'ordine ha riferito di averlo a sua volta ricevuto da sua figlia, alla quale era arrivato da un'altra persona. I militari hanno scoperto che le violenze erano state riprese dalla compagna dell'uomo, 22 anni, madre del piccolo, che tentava così di documentare il comportamento violento e aggressivo del 35enne.

I carabinieri hanno eseguito un blitz a casa della coppia trovandola in precarie condizioni igieniche e senza corrente elettrica: dopo aver riconosciuto i locali immortalati nelle immagini e riscontrato la concordanza dei tatuaggi dell'uomo, padre e autore del tentativo di strangolamento, i militari hanno parlato con i vicini, scoprendo che la donna e i due figli, oltre al neonato anche un bambino di tre anni, venivano sovente sentiti piangere ed erano vittime delle violenze del trentacinquenne. Spesso, hanno aggiunto, si sentiva anche il rumore degli schiaffi. Una vicina ha inoltre aggiunto che spesso accoglieva i due bambini nella sua abitazione tenendoli con sé: il più grande non voleva mai tornare a casa. La cognata aveva rimproverato l'uomo per le violenze e questo si era giustificato sostenendo che il bimbo non smetteva mai di piangere.

I militari hanno ascoltato anche i familiari del 35enne, che hanno spiegato che l'uomo fa spesso uso di sostanze stupefacenti. Inoltre, nel gennaio 2018 gli era stata tolta la responsabilità genitoriale su una figlia avuta precedentemente. Aveva manifestato un assoluto disinteresse per la bimba, poi affidata agli zii materni. Indagato per lesioni personali aggravate, il 35enne ha chiesto e ottenuto dal gip di Catania gli arresti domiciliari.

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