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Catania, scontro tra scooter e suv. Giuseppe muore a 21 anni: “Intervengano le istituzioni”

Giuseppe Ferlito è morto a 21 anni a bordo del suo scooter dopo essersi scontrato contro un suv nell’ennesimo incidente stradale verificatosi in Sicilia. La tragedia è avvenuta la scorsa notte su via Zia Lisa a Catania, mentre il giovane tornava a casa da lavoro. Polemiche: “Chiediamo il sequestro delle telecamere. Questi criminali meritano condanne esemplari”:
A cura di Ida Artiaco
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Giuseppe Ferlito, 21 anni (Facebook).
Giuseppe Ferlito, 21 anni (Facebook).

Ennesimo incidente mortale sulle strade siciliane. Nella notte tra venerdì 6 e sabato 7 settembre un ragazzo di soli 21 anni, Giuseppe Ferlito, di professioni cameriere, è morto in seguito allo scontro, avvenuto per cause in via di accertamento, tra lo scooter su cui viaggiava e un suv, in via Zia Lisa a Catania. Il ragazzo stava rientrando a casa poco prima delle tre del mattino dopo aver lavoro alla trattoria "La terrazza del Barone" in via del Plebiscito, quando si è verificato l'impatto tra il suo Honda Sh e un Suv Nissan, con a bordo tre persone, talmente violento che è stato sbalzato sull'asfalto facendogli perdere i sensi. Trasferito d'urgenza all'ospedale Garibaldi Centro di Santa Maria di Gesù, i sanitari non hanno potuto far altro che dichiarane il decesso, mentre gli inquirenti sono al lavoro per cercare di stabilire l'esatta dinamica di quanto successo e per accertare le eventuali responsabilità del 25enne alla guida della vettura.

Tante le polemiche alla notizia dell'ennesimo incidente mortale nella zona. Ad alzare la voce è stato soprattutto Pietro Crisafulli, responsabile della sede di Catania dell’Associazione Italiana Familiari e Vittime della Strada Onlus. "Chiediamo il sequestro delle telecamere di via zia Lisa. Questi criminali meritano condanne esemplari – ha dichiarato -. Conoscevo Giuseppe, un ragazzo d’oro e pieno di vita. Sono davvero addolorato per l’ennesima tragedia che la nostra regione deve piangere in una sanguinosa estate. Sono vicino alla famiglia, al dolore che stanno provando per un incidente simile a quello che ha visto andare via mio figlio Mimmo. Non se ne può più. Le istituzioni non possono chiudere gli occhi dinanzi a questa ecatombe dalle sembianze bibliche. Mi chiedo come sia possibile che un ragazzo muoia investito a 21 anni ed il conducente della vettura assassina resti fuori dal carcere in attesa di un giudizio".

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