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Catania, lavoratore veniva pagato un euro e 80 all’ora per 12 ore al giorno (domeniche comprese)

La storia di sfruttamento riguarda il lavoratore a nero di un’officina meccanica di Catania. L’uomo doveva lavorare 12 ore al giorno, 7 giorni su 7.
A cura di Davide Falcioni
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Un'incredibile storia di sfruttamento del lavoro arriva dalla Sicilia, per l'esattezza da Catania: un uomo disoccupato di 60 anni sposato e con sei figli a carico da due anni lavorava nell'officina di un gommista in cambio di una retribuzione di appena un euro e 80 centesimi all'ora. All'uomo, che era sprovvisto di regolare contratto, era stata promessa da anni l'assunzione e la regolarizzazione. Nel frattempo però lavorava sette giorni su sette, iniziando alle 7 e 30 del mattino e finendo raramente prima di 12 ore, senza riposi settimanali, ferie, permessi per malattie o rimborsi di nessun tipo.

La paga era di euro 1,80 l’ora (20/25 euro al giorno), quando andava bene. Sovente infatti vi era un'affluenza di clientela così scarsa che il padrone non gli riconosceva alcun compenso. A scoprire lo sfruttamento la Polizia di Stato, che ha denunciato il titolare dell’officina, nel quartiere Canalicchio, per sfruttamento del lavoratore mediante approfittamento del suo stato di bisogno. L’officina è stata controllata dagli agenti del Commissariato Borgo-Ognina, che ha anche rilevato criticità in merito alle condizioni igienico sanitarie dei locali e accertato la mancanza di attestato di formazione dei dipendenti regolarmente assunti, la presenza di un impianto elettrico non a norma e la scarsa manutenzione della struttura. Per queste ragioni il titolare è stato inoltre segnalato alla competente Asp Spresal e, per quanto riguarda gli illeciti in materia tributaria e di previdenza sociale, all’Ispettorato del lavoro e alla Guardia di Finanza.

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