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Caso Yara, proiettili sul campo dove è stato ritrovato il corpo: indagano i carabinieri

Nove proiettili inesplosi sono stati trovati questa mattina nel campo di Chignolo d’Isola dove il 26 febbraio 2011 fu rinvenuto il cadavere di Yara Gambirasio, scomparsa tre mesi prima da Brembate di Sopra. I proiettili si trovavano accanto al luogo dove da nove anni vengono lasciati fiori e biglietti per la giovane ginnasta di Brembate. Sull’episodio. Potrebbe trattarsi del gesto di un mitomane, ma nessuna pista è esclusa.
A cura di Angela Marino
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Nove proiettili inesplosi sono stati trovati questa mattina nel campo di Chignolo d'Isola dove il 26 febbraio 2011 fu rinvenuto il cadavere di Yara Gambirasio, scomparsa tre mesi prima da Brembate di Sopra. A fare la scoperta gli inviati di Mattino Cinque, che ne hanno Informato le autorità. "I proiettili si trovavano accanto al luogo dove da nove anni vengono lasciati fiori e biglietti per la giovane ginnasta di Brembate – si legge in una nota – L'inviata della trasmissione ha informato i carabinieri e i militari della Compagnia di Treviglio sono giunti sul posto inoltrando la segnalazione all'autorità giudiziaria".

Proprio tre giorni fa ricorreva il nono anniversario dell'omicidio di Yara Gambirasio, 13 anni, morta di stenti sullo stesso campo dove è stato ritrovato il corpo, la notte del 26 novembre 2011, con il corpo coperto di lievi ferite da coltello. Il suo cadavere è rimasto per tre mesi nel campo a pochi chilometri da casa Gambirasio, mentre volontari ed forze dell'ordine la cercavano ovunque. Il ritrovamento è avvenuto per caso grazie alla segnalazione di un appassionato di modellismo che si è imbattuto nel corpo della ragazza. Yara era scomparsa poco dopo le 18 da Brembate di Sopra (Bergamo), al ritorno dalla palestra del centro sportivo dove praticava ginnastica artistica. Alcuni mesi dopo il ritrovamento è stato arrestato Massimo Giuseppe Bossetti, muratore al lavoro al cantiere della ‘Lopac' diretto dal padre di Yara, il geometra, Fulvio Gambirasio.

Sul ritrovamento dei proiettili indagano i carabinieri. Potrebbe trattarsi del gesto di un mitomane, ma nessuna pista è esclusa.

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