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Caso Ruby, spuntano nuove carte: bonifici e assegni ad altre dodici ragazze per il bunga bunga

Nuovi documenti sulle intercettazioni tra le ragazze di via Olgettina e del bunga bunga ad Arcore trapelano dalla richiesta dei pm di giudizio immediato a carico del presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, accusato di concussione e prostituzione minorile.
A cura di Alessio Viscardi
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Nuovi documenti sulle intercettazioni tra le ragazze di via Olgettina e del bunga bunga ad Arcore trapelano dalla richiesta dei pm di giudizio immediato a carico del presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, accusato di concussione e prostituzione minorile nell'ambito delle indagini sul cosiddetto caso Ruby. Già a fine ottobre c'erano acredini e litigi tra le giovani frequentatrici delle stanze private del Premier. Si leggono frasi del tipo: “Ti rendi conto che siamo sputtanate a vita? Ma noi abbiamo il coltello dalla parte del manico, ricordatelo sempre”, ma ci sono anche momenti di analisi intima come: “mamma mia è incredibile lo schiffo ke fa il denaro, in questo momento mi sto faccendo schiffo da sola!”, sms inviato da Iris Berardi – la terza minorenne a frequentare il presidente del Consiglio – a mezzanotte del 25 ottobre.

Quando il 26 ottobre la notizia della telefonata in questura per liberare Ruby Rubacuori viene pubblicata da Il Fatto Quotidiano, gli scambi tra le Papi-girl si fanno bollenti: “Hai letto?”, “Sì, però non esiste che non avvisa, anche lui! Boh, è allucinante ‘sta storia, dai!”. Eppure i festini non si fermano, anzi i Pm aggiungono altri quattro incontri a luci rosse. In questi giorni, tra le ragazze di via Olgettina aumentano l'invidia e le rivalità personali. Alcune di loro vogliono più scarpe, altre automobili: “c'ho le palle girate perché ieri è arrivata quella con la Mini Cooper che gli ha regalato a luglio, e a me m'ha regalato la Smart a giugno… adesso giuro che gliela chiedo un'altra auto”.

Ci sono anche sfoghi personali: “non ce la faccio più, cavolo, mi ha costretto a dormire lì a tutti i costi, non voleva farmi andar via”. La maggior parte di loro, però, cerca di sfruttare la situazione: “Domani se è aperto vado in un sexy shop e prendo un po' di cose per me e te: più troie siamo più bene ci vorrà”. Alcune di loro si meravigliano della resistenza del Premier, che pur essendo in là con gli anni riesce sempre a fare le ore piccole con loro: “Cioè ti puoi immaginare… sono morta io, cioè lì ci son ragazze di 20 anni che erano distrutte, erano morte, io uguale e anche di più perché ce ne ho di più, e ce ne ho quarantacinque meno di lui”.

Note ironiche, quando due ragazze si scambiano i risultati degli esami del sangue: “Tutto a posto?”, “Globuli bianchi a posto, non abbiamo nessun Aids”, “Se avevo dubbi? Mah, sai, quando uno va a letto con 80 donne, non si sa mai”. L'unico interesse che le ragazze dimostrano verso il Premier sembra la possibilità di spillargli soldi, quando si fa largo il timore che lui diminuisca le elargizioni, tra di loro commentano: “sta peggiorando, eh, con l'invecchiamento si peggiora… Ci ha fatto un discorso pazzesco, ci ha detto che un operaio lo guadagna in cinque mesi. Dovresti dirgli che ha ragione, però se ci abitui in un modo, scuse moi, è ovvio che…”, “non è che stai uscendo con Gino il calzolaio”.

Dall'analisi del conto personale del Presidente al Monte dei Paschi di Siena si evince che per pagare i festini e le ragazze durante il 2010, Berlusconi abbia speso complessivamente 1 milione e 200 mila euro in bonifici e 10 milioni di euro in assegni. Di queste somme, 406 mila euro sarebbero stati donati a 12 ragazze fin'ora non toccate dalle indagini, ma due di loro sarebbero state candidate al Parlamento europeo prima dello scandalo sollevato nel 2008 dalla ex-moglie di Berlusconi, Veronica Lario, che le definì “ciarpame senza pudore”.

Le operazioni di bonifico con destinatarie le ragazze del bunga bunga partite dal conto del Monte dei Paschi di siena intestato al Presidente del Consiglio ammontano a 483 mila euro, ripetute ventinove volte per la causale "prestiti infruttiferi". Si tratta di altri soldi, non quelli dati in contanti durante i festini di Arcore, ed hanno come destinataria – tra le altre – Alessandra Sorcinelli, meteorina di 26 anni. A lei sarebbe spettata una grossa fetta di quelle somme: circa 115 mila euro.

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