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Processo Ciro Grillo

Caso Ciro Grillo: udienza rinviata al 5 novembre, spunta nuovo filone per revenge porn

La giudice per le indagini preliminari del tribunale di Tempio Pausania, Caterina Interlandi, ha disposto il rinvio al prossimo 5 novembre dell’udienza nel procedimento a carico di Ciro Grillo e di suoi tre amici, accusati di violenza sessuale di gruppo. I quattro ragazzi non erano presenti in aula al palazzo di giustizia. Per loro intanto i è aperto un nuovo filone di indagine che configura il reato di revenge porn.
A cura di Chiara Ammendola
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Ciro Grillo (foto Instagram)
Ciro Grillo (foto Instagram)
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Si è conclusa senza nessun esito e senza sorprese la prima udienza  del procedimento giudiziario a carico di giudizio di Ciro Grillo e di suoi tre amici, accusati di violenza sessuale di gruppo. La giudice per le indagini preliminari del tribunale di Tempio Pausania, Caterina Interlandi, infatti, ha disposto il rinvio dell'udienza al prossimo 5 novembre subito dopo essersi ritirata in camera di consiglio per decidere su alcune questioni preliminari sollevate dalle parti.

Era iniziata alle 14 l'udienza preliminare per decidere sul rinvio a giudizio di Ciro Grillo e di suoi tre amici, Edoardo Capitta, Vittorio Lauria e Francesco Corsiglia, accusati di violenza sessuale di gruppo su una ragazza italo-norvegese in vacanza in Sardegna nella notte tra il 16 e il 17 luglio 2019. Assenti all'udienza tenutasi presso il tribunale di Tempio Pausania i quattro ragazzi a processo. Nel corso dell'udienza a porte chiuse, l'avvocata Giulia Bongiorno che difende la vittima, ha mostrato una serie di articoli di giornale, videointerviste e dichiarazioni della vittima ma anche di alcuni testimoni.

Le foto e i video e il reato di revenge porn

Il primo commento sul processo è arrivato dall'avvocato Giulia Bongiorno che difende la ragazza che ha denunciato i quattro ragazzi. "Finalmente questo caso arriva in aula", le parole della senatrice che è stata la prima stamane ad arrivare al palazzo di giustizia di Tempio Pausania che ha sottolineato anche i nuovi sviluppi sull'indagine per stupro. "C'e' stato un approfondimento investigativo – ha spiegato Bongiorno – tutti abbiamo visto il rimbalzo d'immagini e su questo credo che la procura stia indagando". Il reato che si configura oltre a quello di violenza sessuale, è quello di revenge porn: in seguito allo stupro infatti sarebbero stati diffusi una serie di foto e video che riprendono quanto accaduto quella notte: in alcuni si vedono anche i ragazzi che appoggiano i loro genitali sul viso dell'altra ragazza, amica della vittima di violenza, mentre dorme. La notizia dell'apertura del terzo fascicolo d'inchiesta legato al caso Ciro Grillo da parte della Procura di Tempio Pausania sarebbe stata confermata anche da diversi quotidiani, ma Vinicio Nardo l'avvocato dell'amica della ragazza vittima della presunta violenza di gruppo ha fatto sapere di non esserne stato informato.

Giulia Bongiorno: "Ammessi nuovi elementi per noi rilevanti"

"Siamo stati ammessi come parti civili e sono stati ammessi nuovi elementi per noi rilevanti, come le dichiarazioni rese alla stampa da alcuni
testimoni e un file audio di una chat tra la mia assistita e una sua amica norvegese". Così l'avvocata Giulia Bongiorno, legale di una delle vittime della presunta violenza sessuale di cui sono accusati Ciro Grillo e altri tre ragazzi liguri. "Una denuncia è un grido di dolore, la sede naturale per raccoglierlo è questa udienza, finalmente è arrivato il momento ed è importante che ci sia una verifica giudiziaria", ha aggiunto

"Mi hanno violentata tutti"

I fatti risalgono all'estate del 2019, teatro della presunta violenza un residence di Cala di Volpe, in Sardegna, dove Beppe Grillo ha una villetta. All'epoca dei fatti la giovane che ha denunciato Ciro Grillo e gli amici aveva 19 anni, mentre gli altri ragazzi accusati di violenza sessuale di gruppo sono Ciro Grillo, Francesco Corsiglia, Edoardo Capitta e Vittorio Lauria, tutti genovesi di 22 anni. La Procura di Tempio accusava i quattro d'aver violentato la studentessa; mentre a Ciro Grillo, Capitta e Lauria era stato contestato anche un secondo abuso commesso ai danni di una amica, con alcune foto scattate alla ragazza mentre dormiva. "Mi hanno violentata tutti", aveva denunciato la ragazza che la sera della violenza aveva conosciuto il gruppo di ragazzi in discoteca al Billionaire. Con un'amica era stata invitata a fine serata nella villetta di Grillo per una spaghettata, ma una volta giunti a Cala Volpe, si era consumata la violenza.

Le parole di Beppe Grillo per difendere il figlio

Nei mesi scorsi Beppe Grillo, Garante del Movimento Cinque Stelle ed ex comico aveva pubblicato un video sui social, per difendere il figlio dalle accuse. Nel video in questione Grillo mette in dubbio la buona fede della giovane, sottolineando in particolare il periodo di tempo intercorso tra i rapporti sessuali, raccontati dalla giovane come violenze subite, e la denuncia, e cioè 8 giorni. Parole che hanno scatenato numerose polemiche non solo per il riferimento al "troppo tempo" trascorso tra la violenza sessuale e la denuncia, ma soprattutto perché Grillo non ha speso parole di vicinanza o comprensione per la studentessa, accusandola anzi di essere stata consenziente.

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