Caserta, la denuncia di una madre: “Mia figlia morta perché mangiamo veleni”

“Marianna è morta perché questo territorio è inquinato e noi mangiamo veleni” a fare questa denuncia è la mamma della piccola Marianna Rubino, morta giovedì sera a soli nove anni per una leucemia linfoblastica. Marianna abitava a Carinaro paesino vicino Aversa, in provincia di Caserta in quelle zone ormai tristemente famose come Terra dei fuochi. Come sostengono i familiari della piccola, Marianna è solo l’ultimo dei tanti bambini che negli ultimi anni stanno morendo a seguito di malattie tumorali nella zona a causa di anni di svernamento di materiali dannosi per la salute nelle terre coltivate. Marianna ha vissuto per tanto tempo cercando di combattere contro la sua malattia e nello scorso luglio aveva subito anche un trapianto di midollo, ma a seguito di una broncopolmonite la piccola è morta all’ospedale Santobono di Napoli.
I funerali celebrati da don Maurizio Patriciello – “In questo territorio sono ancora troppo poche le persone impegnate e le istituzioni sono assenti. Io chiedo a tutte le mamme di unirsi, di svegliarsi se vogliono arrivare a vedere almeno i matrimoni dei loro figli” ha detto la mamma di Marianna che si dice pronta a combattere per ottenere giustizia per la figlia. I funerali della piccola saranno celebrati da don Maurizio Patriciello che da anni si batte contro le ecomafie e chiede una bonifica di questi territori. Il Parroco ha chiesto dal suo profilo Facebook che per Marianna venga proclamato il lutto cittadino, invitando le persone semplici ma anche i sindaci dei Comuni di Terra dei Fuochi a partecipare al funerale della piccola.“Questi cari hanno pagato un prezzo altissimo per l'ingordigia, l'avarizia, la stoltezza, l'ignavia di uomini che di umano hanno conservato tanto poco, che hanno sottoscritto un patto scellerato sulla pelle della povera gente. Hanno inquinato, avvelenato, ucciso la nostra terra e i nostri figli” ha scritto don Patriciello ricordando i tanti piccoli morti. “Il Governo centrale e quello regionale non possono continuare a fingere di ignorare o ridimensionare questo dramma” ha aggiunto il Parroco.