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Casalesi: annullata condanna al boss Sandokan per un cavillo giuridico

Il boss dei casalesi, già condannato all’ergastolo per altri reati, è stato assolto nel processo di appello che lo vedeva imputato come mandante di alcune estorsioni.
A cura di A. P.
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Il capo indiscusso del clan dei Casalesi Francesco Schiavone detto Sandokan assolto in Appello per un cavillo procedurale e tecnico. Il boss camorristico infatti è stato dichiarato non colpevole due giorni fa dai giudici del tribunale di Santa Maria Capua Vetere nel processo di Appello che lo vedeva imputato come mandante di alcune estorsioni ai danni di commercianti mentre si trovava già in carcere. Schiavone ovviamente resterà in carcere perché condannato all'ergastolo per altri reati, ma come racconta il quotidiano Il Mattino l'assoluzione per lui è arrivata grazie ad un cavillo tecnico, un errore dei magistrati che sostenevano l'accusa e che non hanno cambiato capo di imputazione durante il procedimento giudiziario. In sostanza nel processo di secondo grado i giudici non hanno applicato la legge che prevedeva aumenti di pena per 45 imputati essendo stati contestati reati prima del 2005 quando è entrata vigore le nuova legge che ha inasprito le pene per i reati di mafia. I giudici di primo grado non accorgendosi del fatto avevano condannato nel 2012 il boss, già ergastolano, ad un anno di isolamento ma ora in appello si è scoperto questa sorta di pasticcio giuridico e i giudici non hanno potuto far altro che applicare la vecchia normativa meno severa.

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