Carrara, strage di anatre lungo il corso d’acqua: “Tranciate dai tosaerba”

“Stavo viaggiando in auto verso Marina di Massa quando ho visto un gruppo di pulcini che scappava via impaurito dall’erba alta. A quel punto ho fermato l’auto e sono scesa a controllare. Quello che ho visto è stato orribile. C’era il corpo di un’anatra completamente squarciato dalle lame del tagliaerba. Aveva il cranio spaccato e giaceva in terra in una pozza di sangue”. A denunciare quanto accaduto qualche giorno fa lungo le sponde del Lavello è Elena Barbieri, una volontaria di Sos randagi. Come si legge sul quotidiano La Nazione, che ha scritto di questa strage di anatre a Carrara, gli animali sono stati uccisi dalle lame di un tosaerba lungo il corso d’acqua. In riferimento a questo episodio è intervenuto il Consorzio di bonifica Toscana nord che ha spiegato il loro modo di intervento lungo i corsi d’acqua. Massima attenzione per la fauna, ma quel che viene prima è la prevenzione del rischio idraulico. In realtà non è chiaro se a intervenire nella zona industriale siano stati operai incaricati dal Consorzio, ma solitamente è l’ente a eseguire questo genere di interventi e per questo motivo ha scelto comunque di spiegare.
Gli animali tritati dalle lame del trattore – “Quando si tratta di effettuare lavori sulle sponde di fiumi e torrenti abbiamo dei protocolli da seguire. La prima regola è quella di dare la priorità alla sicurezza idraulica e in base a questo studiare gli interventi. Se possibile, poi, abbiamo tutta una serie di accorgimenti che prendiamo per la tutela dell’avifauna. Si va da particolari tecniche di taglio alla realizzazione di zone dove poter far spostare gli uccelli. Si tratta comunque di soluzioni da adottare a seconda del caso”, hanno fatto sapere. In questo caso però, è evidente che per tagliare l’erba sono stati uccisi degli animali. “In questo periodo dell’anno – ha spiegato ancora la volontaria – questi uccelli nidificano nell’erba alta, ma evidentemente quando sono passati con il trattore non si sono posti il problema se ci fosse o meno qualcosa in mezzo al verde. I pulcini poi – ha aggiunto – sono stati raggiunti dopo poco dalla loro madre, sicuramente, però, anche l’anatra morta aveva dei piccoli che, nella migliore delle ipotesi, l’hanno cercata chissà quanto. Non voglio però nemmeno pensare a quanti pulcini siano stati tritati dalle lame del trattore”.