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Carabiniere porta donna in caserma per fare sesso ma si segna lo straordinario: indagato

La vicenda scoperta per caso dopo che la donna ha denunciato il militare per violenza sessuale. Le indagini hanno scagionato il carabiniere dalla gravissima accusa ma hanno portato alla luce anche il suo comportamento scorretto: avrebbe detto ai colleghi che doveva acquisire preziose informazioni investigative dalla donna e poi si sarebbe segnato anche lo straordinario.
A cura di Antonio Palma
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Con una bugia e ingannando i colleghi, avrebbe portato in caserma una donna con la quale avrebbe fatto sesso ma, non soddisfatto, si sarebbe anche segnato come straordinario al lavoro le stesse ore dell'amplesso. Per questo un appuntato dei carabinieri è indagato dalla Procura della Repubblica di Ravenna con l'accusa di truffa e falso ideologico commesso da pubblico ufficiale. A rivelarlo è Il Resto del Carlino che dà notizia dell’avviso di fine indagine per il militare firmato dal Pm Cristina D’Aniello che ha coordinato l'inchiesta svolta dagli stessi carabinieri. I fatti contestati all'uomo risalgono allo scorso mese  di gennaio ma la vicenda è venuta a galla solo successivamente e per caso quando la donna ha denunciato il carabiniere per il gravissimo reato di violenza sessuale, sostenendo che l'uomo l'aveva costretta a fare sesso dopo averla conosciuta in un bar poco prima.

A carico dell'uomo, poi trasferito in un'altra caserma, erano così partite le indagini dei pm che alla fine hanno scagionato il militare dall'accusa più grave. Fondamentale in questo senso è stata la testimonianza di un'altra donna, anche lei fatta entrare  in caserma dall'uomo quella sera, che ha confermato che il rapporto era perfettamente consensuale. Proprio durante gli accertamenti investigativi, però, a carico del carabiniere sarebbe emerso un comportamento fraudolento perché nello stesso momento dell'amplesso con la donna, da mezzanotte all’una, si era segnato un’ora di straordinario per ricevere una paga non dovuta. Una mossa che probabilmente doveva giustificare il suo comportamento agli occhi dei colleghi  visto che all'indagato viene contestato anche di aver  ‘ingannato' il collega piantone quella sera, dicendogli di aver la necessità e l'urgenza di far entrare le donne al comando per acquisire da loro preziose informazioni investigative.

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