Caltanissetta, neonato di un mese muore asfissiato: aperta un’inchiesta

Un bambino di un mese è morto per asfissia prima di giungere, stamattina, al pronto soccorso dell’ospedale Sant'Elia di Caltanissetta. La chiamata alla centrale del 118 è arrivata intorno alle 8.30. Quando i soccorritori sono arrivati in via Roma, nell’abitazione del piccolo, il bimbo era già in arresto cardiaco. Le cause del decesso non sono chiare e sulla vicenda è stata aperta un'inchiesta. Dalla centrale operativa, mentre veniva inviata l’ambulanza, l'operatore del 118 ha dato istruzioni ai genitori su come provare a rianimare il bimbo, ma ogni tentativo è stato inutile. Vana anche la corsa in ospedale, dove il neonato è giunto già morto.
Cos'è la sindrome della morte in culla
Le cause del decesso sono dunque tutte da accertare e non è esclusa la sindrome da morte in culla, circostanza che si verifica generalmente sui lattanti (tra un mese e un anno di vita). Il Ministero della Salute consiglia di mettere sempre a dormire i bimbi a pancia in su con i piedi che toccano il fondo della culla, in un ambiente non troppo caldo, con un materasso della misura esatta del lettino e con il ciuccio. Secondo alcune ricerche, la sindrome infantile della morte nel sonno sarebbe causata da alcune anomalie nella zona cerebrale che controlla i ritmi del sonno e della veglia. Il bimbo sarebbe dunque solo apparentemente sano; in realtà avrebbe problemi nella regolazione dei ritmi cardiaci e respiratori, che portano a problemi di pressione e che alterano la temperatura corporea. Fenomeni del genere si verificano spesso nei primi mesi di vita. I medici, in ogni caso, affermano che la sindrome da morte in culla non corrisponde ad una precisa patologia. Nessuno è stato finora in grado di fornire le cause esatte di questo fenomeno, anche se un recente studio ipotizza che possano esserci ragioni genetiche.