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Busto Arsizio, 23enne uccide il padre: “Oppresso dal genitore”

Il giovane ha accoltellato l’uomo all’addome. Poco dopo l’episodio ha chiamato lui stesso la polizia ed è stato arrestato. I due, a quanto pare, litigavano spesso anche per le bocciature del ragazzo a scuola.
A cura di Susanna Picone
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Un ragazzo di 23 anni ha ucciso, la notte scorsa, suo padre. Il delitto è avvenuto nella loro casa a Busto Arsizio, in provincia di Varese, a quanto pare dopo l’ennesima lite tra padre e figlio. Il ragazzo ha accoltellato suo padre all’addome dinanzi alla figlia minore dell’uomo, una giovane di 21 anni, che non sarebbe riuscita a fermare suo fratello. La vittima è un operaio di 49 anni originario dell’Angola e residente in Italia da oltre 20 anni. In casa, al momento del delitto, ci sarebbero stati solo l’uomo e i suoi figli mentre la convivente, una italiana, si trovava fuori. Dopo l’omicidio è stato lo stesso 23enne a chiamare la polizia che è intervenuta nell’appartamento e ha arrestato il ragazzo con l’accusa di omicidio volontario aggravato.

Il giovane ha afferrato un coltello in cucina e ha colpito il genitore – Secondo le prime ricostruzioni, il delitto sarebbe avvenuto al culmine di una lite tra i due. Durante la discussione, intorno mezzanotte, il ragazzo avrebbe afferrato un coltello in cucina per usarlo contro sua padre. L’uomo è morto prima dell’intervento dei soccorritori. Il ragazzo è stato poi interrogato e al pm avrebbe detto di sentirsi oppresso da suo padre, un uomo che spesso rimproverava lui e sua sorella per i loro comportamenti. Tra i due ci sarebbero stati litigi anche per le bocciature a scuola.

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