Bruno esce in bici e non rientra, scattano le ricerche ma il figlio soccorritore lo trova morto

Di soccorsi a persone in difficoltà in montagna ne ha fatti tanti nel ruolo di militare del soccorso alpino della Guardia di finanza ma probabilmente mai avrebbe immaginato che un giorno avrebbe dovuto far scattare le ricerche anche per l’anziano padre concluse purtroppo poco dopo con il rinvenimento del corpo senza vita dell’82enne. È la triste sorte toccata al figlio di Bruno De Zolt Ponte, l’uomo trovato morto domenica in Val Visdende, in Provincia di Belluno.
Come faceva spesso, l’82enne nel weekend scorso era uscito inforcando la sua bici per un giro nei dintorni di casa, a San Pietro di Cadore, nel Comelico. Un tragitto breve al termine del quale però Bruno De Zolt Ponte non è rientrato mettendo in allarme i parenti. Come ricostruito dal Gazzettino, le ricerche in zona erano appena iniziate quando il figlio soccorritore, da anni in forza alla locale Stazione del soccorso alpino delle Fiamme gialle, ha rinvenuto prima la bici e poco dopo il padre ormai senza vita.
Di Bruno De Zolt Ponte, padre anche di Roberto campione di fondo di sci, si erano perso le tracce sabato sera quando non era rincasato dopo il giro pomeridiano in bici. L’allarme però è scattato solo all’alba di domenica quando il figlio si è accorto che non era rientrato e non era raggiungibile al telefono e quindi ha fatto scattare le ricerche. L’uomo si è messo subito in cerca del genitore rifacendo i percorsi che il padre era solito fare in bici.
Durante il tragitto, ha scorto quindi la bicicletta del genitore e ha allertato subito i colleghi del soccorso alpino per far scattare una ricerca più ampia in zona ma quando gli uomini del Soccorso alpino del Comelico si sono mobilitati era ormai troppo tardi. L’uomo in breve tempo ha trovato il padre esanime a terra ormai privo di vita. L’ipotesi è che l’82enne sia stato vittima di un malore improvviso.