Brindisi, parroco indagato per abusi sui minori

I carabinieri di Brindisi hanno avviato un'inchiesta per abusi sui minori nei confronti del parroco della chiesa San Giustino de Jacobis, nel quartiere Bozzano della città pugliese. Su disposizione del pubblico ministero Giuseppe De Nozza la scorsa settimana sono stati prelevati il pc ed altri materiali dalla casa del sacerdote, ma perquisizioni sono state eseguite anche nella sacrestia della parrocchia. Tutto il materiale sequestrato, tranne un computer, è stato restituito al prete.
Stando a quanto fatto trapelare da fonti investigative l'inchiesta sarebbe scattata in seguito a una denuncia di un pediatra, che evidentemente ha raccolto la testimonianza di un bambino. Il prete si è dimesso dal suo incarico, ufficialmente per motivi di salute, e il suo legale ha riferito che don Francesco si ritiene del tutto estraneo ai fatti di cui è accusato e si è messo a totale disposizione degli inquirenti per chiarire la sua posizione. Dalla perquisizione eseguita presso la sua casa e negli uffici della parrocchia non sarebbe emerso, al momento, materiale compromettente.
Dal canto suo la diocesi di Brindisi ha dichiarato: "L’Arcivescovo di Brindisi ha appreso con dolore la notizia che un sacerdote della città è indagato per reati molto gravi. L’interessato respinge con fermezza l’accusa e ritiene di potersi adeguatamente difendere. Per farlo con maggiore libertà e anche per ragioni di salute, ha subito lasciato la parrocchia in cui svolgeva il suo ministero. Mons. Caliandro dichiara la sua fiducia nella magistratura e attende l’esito delle indagini. L’Autorità diocesana, se ha certezza dei delitti, intende agire sempre con determinazione, con la massima considerazione per le vittime, seguendo la linea dettata da papa Francesco e dai suoi immediati predecessori. Intanto la Chiesa locale di Brindisi-Ostuni, nella sofferenza di questo periodo, continui umilmente a lavorare e a pregare, sostenendo il ministero di tanti sacerdoti fedeli, che si spendono generosamente ogni giorno secondo la loro vocazione".