Botte, insulti e violenze sessuali su disabili: operatori di una comunità incastrati dai video

Sette operatori socio-sanitari e uno psicoterapeuta agli arresti domiciliari in Piemonte: sono accusati di maltrattamenti ai danni di persone con gravi disabilità, ospiti di una Comunità nel comune di Pinerolo. Nel video dei Carabinieri le immagini della violenza.
A cura di Dario Famà
44 CONDIVISIONI
Foto dei Carabinieri Nas di Torino
Foto dei Carabinieri Nas di Torino

I carabinieri Networked Attached Storage (NAS) di Torino hanno condotto questa mattina sette operatori socio-sanitari e uno psicoterapeuta agli arresti domiciliari, tutti accusati di maltrattamenti su persone con gravi disabilità cognitive e intellettive. Aiutati dai colleghi di Alessandria e dai Comandi Provinciali di Cuneo e del capoluogo di regione, le forze dell'ordine hanno anche perquisito sei appartamenti.

Gli arresti sono scattati in seguito a un'operazione compiuta lo scorso 17 aprile, quando furono 3 gli assistenti ad essere colpiti dalla misura cautelare. Secondo le ricostruzioni dei militari, gli accusati sarebbero colpevoli di aver umiliato e violentato sessualmente, fisicamente e verbalmente gli ospiti di una Comunità di persone affette da disabilità nel comune di Pinerolo. Si tratta di una struttura che fa capo a una cooperativa, che gestisce altri complessi in Piemonte e in Lombardia.

Alcune scene sono state riprese in un filmato diffuso dai Nas. Nel video si possono osservare alcune persone vestite di nero, presumibilmente gli operatori, che picchiano e minacciano i disabili, impartendo loro degli ordini. "Zitta, zitta, alzati" intima un uomo a una delle vittime, che sembra lamentarsi della violenza subita.

A tal proposito, un comunicato stampa emanato dal Comando dei Carabinieri per la Tutela della Salute di Torino descrive cosa accadeva nella vita di tutti giorni all'interno della realtà del pinerolese: "L'attività investigativa ha evidenziato la presenza di quotidiani episodi di maltrattamenti, consistenti in ingiurie, strattoni, schiaffi, percosse, nonché continui atteggiamenti vessatori, intimidatori e di scherno".

In una delle perquisizioni operate dai militari, sono stati "raccolti gravi indizi" riguardanti una delle 8 persone sottoposte agli arresti domiciliari, che avrebbe palpeggiato e toccato le parti intime di un ospite della struttura.

Nonostante siano stati trovati elementi che proverebbero la colpevolezza di almeno uno degli indagati, è necessario ricordare che si è nella fase delle indagini preliminari, quindi nessun imputato è considerato colpevole finché non si giunge alla sentenza definitiva.

44 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views