Botte, insulti e violenze sessuali su disabili: operatori di una comunità incastrati dai video

I carabinieri Networked Attached Storage (NAS) di Torino hanno condotto questa mattina sette operatori socio-sanitari e uno psicoterapeuta agli arresti domiciliari, tutti accusati di maltrattamenti su persone con gravi disabilità cognitive e intellettive. Aiutati dai colleghi di Alessandria e dai Comandi Provinciali di Cuneo e del capoluogo di regione, le forze dell'ordine hanno anche perquisito sei appartamenti.
Gli arresti sono scattati in seguito a un'operazione compiuta lo scorso 17 aprile, quando furono 3 gli assistenti ad essere colpiti dalla misura cautelare. Secondo le ricostruzioni dei militari, gli accusati sarebbero colpevoli di aver umiliato e violentato sessualmente, fisicamente e verbalmente gli ospiti di una Comunità di persone affette da disabilità nel comune di Pinerolo. Si tratta di una struttura che fa capo a una cooperativa, che gestisce altri complessi in Piemonte e in Lombardia.
Alcune scene sono state riprese in un filmato diffuso dai Nas. Nel video si possono osservare alcune persone vestite di nero, presumibilmente gli operatori, che picchiano e minacciano i disabili, impartendo loro degli ordini. "Zitta, zitta, alzati" intima un uomo a una delle vittime, che sembra lamentarsi della violenza subita.
A tal proposito, un comunicato stampa emanato dal Comando dei Carabinieri per la Tutela della Salute di Torino descrive cosa accadeva nella vita di tutti giorni all'interno della realtà del pinerolese: "L'attività investigativa ha evidenziato la presenza di quotidiani episodi di maltrattamenti, consistenti in ingiurie, strattoni, schiaffi, percosse, nonché continui atteggiamenti vessatori, intimidatori e di scherno".
In una delle perquisizioni operate dai militari, sono stati "raccolti gravi indizi" riguardanti una delle 8 persone sottoposte agli arresti domiciliari, che avrebbe palpeggiato e toccato le parti intime di un ospite della struttura.
Nonostante siano stati trovati elementi che proverebbero la colpevolezza di almeno uno degli indagati, è necessario ricordare che si è nella fase delle indagini preliminari, quindi nessun imputato è considerato colpevole finché non si giunge alla sentenza definitiva.