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Bologna, ergastolano evaso e catturato per la seconda volta: la storia di Antonio Roccaforte

Antonio Roccaforte, 58enne ergastolano, il 26 settembre scorso non aveva più fatto ritorno alla Casa di Reclusione di Porto Azzurro, da dove poteva uscire tutti i giorni con dei permessi lavorativi. E’ stato catturato tre giorni dopo alla stazione di Bologna. E’ il secondo tentativo di evasione di Roccaforte: nel 2003 era fuggito dal penitenziario del capoluogo emiliano, per poi essere catturato quattro mesi dopo a Monza.
A cura di Daniela Brucalossi
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E’ stato catturato a Bologna Antonio Roccaforte, un ergastolano con permesso di lavoro all’esterno del carcere, che il 26 settembre scorso non avevo più fatto ritorno alla Casa di Reclusione di Porto Azzurro, all’isola d’Elba. E’ stato fermato dagli investigatori mentre era in procinto di salire su un treno diretto a Milano. Il 58enne palermitano, condannato all’ergastolo per un omicidio commesso a Crespellano (Bologna) nel 1983, era uscito dal penitenziario la mattina del 26 settembre per andare a svolgere la sua attività lavorativa giornaliera, dalla quale doveva fare però fare ritorno entro le 23. Non vedendolo tornare, la polizia penitenziaria della Casa di Reclusione alla quale era affidato ha subito lanciato l’allarme, dando il via alle ricerche.
L’evaso è stato catturato alla stazione di Bologna dal Nucleo Investigativo Centrale della Polizia Penitenziaria e dai Carabinieri del Nucleo Investigativo di Livorno, che hanno agito coordinati dalla Procura di Livorno.

Ma non è la prima volta che Roccaforte tenta la fuga dal carcere. Nell’aprile del 2003, infatti, era uscito per quattro giorni di permesso-premio dal penitenziario di Bologna dove era rinchiuso. La notte del 27 aprile, invece di fare ritorno in carcere, ha compiuto una rapina ai danni di un albergo di Marina di Rimini, in Emilia Romagna.  Dopo aver immobilizzato e quasi soffocato il portiere con del nastro isolante, aveva sottratto dalla reception dell’albergo 460 euro. Datosi alla fuga, aveva poi cercato di rapinare un altro hotel di Marina di Rimini. Era stato però costretto a rinunciare a causa della telefonata che un cliente della struttura aveva fatto alle forze dell’ordine.
Era quindi riuscito a fare perdere le proprie tracce fino al 10 agosto 2003, quando è stato arrestato a Monza mentre tentava di mettere a segno un’altra rapina.

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