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Boccassini e Saviano contro Ingroia. Lui: “Mai paragonato a Falcone. Informatevi”

Il magistrato titolare del “caso Ruby” e lo scrittore di Gomorra si sono scagliati ieri contro il leader di Rivoluzione Civile, colpevole a loro dire di essersi paragonato a Falcone. Ma come sono andate davvero le cose?
A cura di Davide Falcioni
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Che i toni in campagna elettorale si stiano alzando non è una novità. Lo è, invece, che a polemizzare non siano solo i contendenti ma anche personaggi al di fuori della "battaglia". Ad esempio Ilda Boccassini, magistrato oggi impegnato nel "Caso Ruby" ma in passato molto vicino a Giovanni Falcone, che ieri ha dedicato a Ingroia parole infuocate: "Come ha potuto paragonare la sua piccola figura di magistrato a quella di Giovanni Falcone? Tra loro esiste una distanza misurabile in milioni di anni luce. Si vergogni", ha detto Boccassini. A farle eco, pochi minuti dopo, è spuntato lo scrittore Roberto Saviano, che con un tweet ha detto: "Giovanni Falcone non fece mai politica. Ilda Boccassini al TgLa7 ristabilisce la verità".

Ma cosa ha detto Ingroia? Il magistrato, ora in aspettativa, aveva risposto qualche giorno fa alle critiche circa la sua candidatura piovute, più o meno velatamente, da ambienti interni alla magistratura: "L'unica spiegazione che posso dare è che ho detto sempre quello che pensavo anche affrontando critiche, criticando a mia volta la magistratura associata e gli alti vertici della magistratura. E' successo anche ad altri più importanti e autorevoli magistrati, a cominciare da Giovanni Falcone. Forse non è un caso che quando iniziò la sua attività di collaborazione con la politica le critiche peggiori giunsero dalla magistratura. E' un copione che si ripete".

Dunque, Ingroia non ha paragonato se stesso a Falcone, bensì ha fatto un parallelo fra le due "contingenze". E infatti ieri, in tarda serata, è giunta la replica a Ilda Boccassini: "Prima di sparare a zero si informi: io non mi sono paragonato a Falcone. Bisogna misurare bene le parole prima di parlare e la Boccassini non ha nemmeno letto la mia dichiarazione. Io ho detto che ho percepito la stessa reazione stizzita di alcuni magistrati quando Falcone si impegnò con Martelli e oggi nei miei confronti dopo il mio impegno in politica, ma non ho detto che siamo la stessa cosa".

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