Bin Laden morto, massima allerta terrorismo in tutto il mondo: misure di sicurezza rafforzate

L'uccisione di Osama Bin Laden, il leader di Al Qaeda responsabile degli attentati dell'11 settembre 2001 alle Torri Gemelle di New York, fa scattare l'allerta terrorismo in tutto il mondo. Si temono colpi di coda dell'organizzazione terrorista internazionale, ma anche gesti di cellule isolate che cerchino di vendicare l'affronto contro il proprio capo carismatico. Forte l'allarme negli Stati Uniti, tutte le ambasciate sono state messe sotto forte sorveglianda. Il Dipartimento di Stato esorta i cittadini americani in paesi islamici e arabi a evitare di frequentare luoghi pubblici e manifestazioni a causa dell'imprevedibilità della situazione.
L'ambasciata americana a Roma ha rivisto le misure di sicurezza: “C’è un monitoraggio continuo sulle misure di sicurezza da adottare in ambasciata, che variano di giorno in giorno a seconda degli eventi. Un meccanismo che funziona in automatico, quindi anche oggi sono state riviste” dichiarano i responsabili. Secondo il ministro degli Esteri, Franco Frattini, l'uccisione di Bin Laden indebolisce il terrorismo internazionale, ma non lo sconfigge: “certamente non possiamo illuderci che il terrorismo internazionale sia finito”.
Vigilanza molto forte in tutto il mondo dopo la morte di Osama Bin Laden, continua Frattini: “tutte le autorità di intelligence, comprese quelle del nostro paese, stanno valutando i legami con cellule in Europa”. Più drastico il ministro Ignazio La Russa: “Non che ora manchino altri capi terroristi, ma quella di Osama Bin Laden era una figura in qualche modo mitizzata e la sua uccisione potrebbe costituire un forte contraccolpo per il terrorismo. Almeno è questo che ci auguriamo”.
La sicurezza delle ambasciate londinesi è stata potenziata, come afferma il ministro degli esteri inglese William Hague: “Ci sono molte parti di al Qaida che vorranno ancora mostrare di essere ancora in business nelle prossime settimane. Ho chiesto stamattina alle nostre ambasciate di rivedere le procedure di sicurezza per esser certi che sia innalzata la vigilanza”. Mentre il ministro degli esteri francese, Alain Juppe, afferma: “La morte di Osama bin Laden è una vittoria di tutte le democrazie che combattono contro questo flagello orrendo che è il terrorismo”.