Bimbo ricoverato a Ravenna, nessuna traccia di salmonella nell’ovetto Kinder che aveva mangiato

Non sono state trovate tracce di salmonella nell'ovetto di cioccolata Kinder sequestrato nei giorni scorsi a Ravenna, dopo che un bambino di 12 anni si era sentito male ed era stato ricoverato per alcuni giorni in ospedale. Le analisi disposte dai Nas infatti e realizzate all'istituto zooprofilattico di Bologna hanno dato esito negativo.

Dopo l'arrivo in pronto soccorso e l'esposto dei genitori, i Nas avevano sequestrato l'ovetto di cioccolata Kinder ancora incartato, che faceva parte di una confezione da sei, uno dei quali è stato mangiato dal bimbo prima di sentirsi male. Tra i sintomi, vomito, diarrea e febbre associati a dolori allo stomaco. La mamma e il papà lo hanno portato al pronto soccorso dove però è stato dimesso qualche giorno dopo dal momento che le sue condizioni non destavano preoccupazione. Anche la sorella, che aveva ingerito lo stesso prodotto, aveva accusato qualche piccolo malessere, ma senza dover ricorrere alle cure ospedaliere.

Il sospetto è nato in seguito ai casi, circa 150 finora confermati, emersi in alcuni paesi del Nord Europa, tra cui Francia, Germania, Irlanda, Lussemburgo, Paesi Bassi, Norvegia, Spagna, Svezia, Regno Unito e Belgio, dopo che le autorità alimentari europee, nel dicembre 2021, avevano rilevato il ceppo di salmonella in un serbatoio di latticello nello stabilimento belga di Arlon (Belgio). Nessuna traccia, invece, è stata rilevata nello stabilimento Ferrero di Alba, in provincia di Cuneo, dove vengono realizzati i prodotti destinati al mercato italiano, dal quale tuttavia sono stati comunque ritirati a scopo precauzionale alcuni prodotti a marchio Kinder, come i Kinder Sorpresa Maxi “Puffi” e “Miraculous” e Kinder Sorpresa T6 “Pulcini”.

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