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Bimbo morto in casa, il sindaco di Calimera: “Incontravo la madre a scuola, era seguita dai servizi sociali”

A Fanpage.it il sindaco di Calimera (Lecce), il paese in cui un bimbo di 8 anni è stato trovato morto in casa, probabilmente ucciso dalla madre poi morta suicida: “Il giorno dei funerali sarà lutto cittadino”.
A cura di Giorgia Venturini
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Magistratura e forze dell'ordine indagano sull'ipotesi di omicidio-suicidio a Lecce: si cerca di risalire alle ultime ore di vita del bambino di otto anni trovato morto in casa a Calimera. Sarebbe stato ucciso dalla madre, la 36enne Najoua Minniti, che poi si è tolta la vita. Il suo corpo è stato trovato da un sub in mare.

La tragedia è stata scoperta nella tarda sera di ieri 18 novembre e a dare l'allarme era stato il padre del piccolo preoccupato che non riusciva più a mettersi in contatto con loro e che aveva avuto conferma che il figlio non era entrato in classe.

Il bambino è stato trovato nella casa del paese di Calimera dove viveva con la madre: inutili i tentativi di rianimarlo, sul corpo erano presenti segni di strangolamento. A Fanpage.it ha spiegato quello che sta succedendo nel piccolo paesino in provincia di Lecce il sindaco Gianluca Tommasi.

"La signora – precisa il primo cittadino di Calimera – era già segnalata ai servizi sociali, ma non so dire nient'altro. La conoscevo direttamente, come conosco un po' tutti gli altri abitanti contando che il nostro comune conta 7mila persone. Ci incontravamo la mattina quando lasciavamo i nostri figli a scuola. Mi incontravo spesso anche con il marito che è una persona sorridente, parlavamo. Non ho mai notato cose strane. Ancora con il marito non mi sono sentito".

Il sindaco conferma che erano stati segnalati ai servizi sociali ma "quello che succede in casa poi non si sa".

Per poi aggiungere: "Non sono stati ancora fissati i funerali perché la magistratura e le forze dell'ordine stanno ancora indagando. Il giorno dei funerali sarà lutto cittadino".

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Intanto procedono le indagini. I carabinieri stanno analizzando con attenzione il contesto familiare: nel mirino dei militari ci sono le dinamiche successive alla separazione dei genitori. Nell'ultimo anno Najoua Minniti avrebbe manifestato un periodo di forte fragilità emotivo tanto da arrivare a palesare di compiere un gesto estremo coinvolgendo anche il figlio. Il padre del piccolo aveva così già presentato denuncia alle forze dell'ordine, ma il Tribunale aveva concesso l'affido condiviso, con assegnazione del piccolo presso la madre.

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