Bimbo morso da un centopiedi nascosto nella scarpa in Thailandia. Il racconto del padre: “Dolori lancinanti”

"Mio figlio aveva dolori lancinanti che non passavano neanche con gli antidolorifici, incluso il Fentanyl, e sono durati per almeno tre settimane". È quello che è successo al piccolo A. per aver messo il piede in una scarpa senza prima controllare la presenza al suo interno di ospiti indesiderati. Nella scarpa infatti c'era un centopiedi asiatico, un insetto noto in Thailandia per il suo morso estremamente doloroso.
"Era un centopiedi di 20 centimetri, lungo quanto tutta la scarpa". È il racconto che fa a Fanpage.it il padre del bambino, Salvatore Virdis, che da anni vive e lavora non lontano da Bangkok come professore per l'Asian Institute of Technologye in Thailandia.
Virdis non abita però nella capitale, ma a circa 50 km a nord, all'interno di un campus insieme alla moglie e ai figli: "Siamo fortunati perché invece di vivere in una metropoli di cemento e acciaio siamo in un grande parco verde dove ci sono tanti animali diversi, compresi insetti, uccelli, lucertole. C'è una grande varietà, e c'è anche questo centopiedi".
"Gli antidolorifici non avevano effetto"
La Thailandia ospita alcuni dei centopiedi più grandi del sud-est asiatico, e alcuni sono noti per il loro morso estremamente doloroso, con effetti che si protraggono a lungo nel tempo e capaci di irradiarsi anche in zone del corpo, lontano dalla sede del morso. L'avvelenamento da centopiedi è comune nei paesi tropicali e subtropicali, e secondo uno studio pubblicato nel 2020, a Bangkok si verificano centinaia di casi all'anno, concentrati soprattutto tra ottobre e dicembre.
Proprio un centopiedi, noto anche come scolopendra, lo scorso 30 ottobre si era nascosto nella scarpa del piccolo A., che senza guardare l'ha indossata finendo per essere morso. "Noi teniamo sempre le zanzariere chiuse per evitare che entrino in casa serpenti, lucertole e insetti, ma questo è riuscito ad aggirarle infilandosi in casa. Quel giorno mio figlio si stava preparando in fretta per andare a scuola e non ha pensato di guardare nelle scarpe".
Dopo il morso è quindi iniziata la corsa in ospedale: "Aveva dolori lancinanti in tutta la zona colpita. Una volta arrivato in ospedale i medici gli hanno somministrato diversi antidolorifici, incluso Fentanyl, ma nessuno sembrava funzionare. Solo dopo aver alzato i dosaggi la situazione è migliorata, anche se non è scomparso del tutto". L'effetto più comune e noto del morso del centopiedi è un dolore bruciante che si irradia a lungo, ma in alcuni rari casi possono sopraggiungere altre complicazioni. E purtroppo è stato proprio il caso del figlio di Virdis.
Il monito del padre: "Adesso controllerà sempre le scarpe"
"Dopo circa una settimana gli è venuta una infiammazione batterica molto forte che gli ha gonfiato tutto il piede, e quindi ha fatto più di una settimana in ospedale sotto antibiotico. Il tutto si è protratto per almeno tre settimane abbondanti, quasi quattro".
Ora fortunatamente è tutto risolto, resta solo il brutto ricordo, ma nessuna paura della natura del campus: "Non si può avere paura, nel senso che quando si vive in questi posti bisogna accettare che simili incidenti possono accadere. Basta prendere determinate precauzioni, ma senza avere timore". E infine, Virdis dà un monito valido per tutti: "Se siete in Asia controllate sempre le scarpe prima di indossarle".