Bimba giù dal balcone a Caivano, l’autopsia: fu vittima di violenza sessuale

L'ipotesi shock sulla morte della piccola Fortuna Loffredo purtroppo si sta rivelando realtà. L'autopsia sul corpo della bambina di sei anni precitata un mese fa dal balcone del suo palazzo al Parco Verde di Caivano, in provincia di Napoli, infatti ha rivelato elementi di violenza sessuale prima della morte. A riferirlo al quotidiano campano Il Mattino è stato uno degli avvocati della famiglia della piccola, Angelo Pisani. A questo punto l'ipotesi degli investigatori, sempre più drammaticamente reale, è che dietro la scomparsa della piccola Kicca ci possa essere la mano di un orco ancora del tutto ignoto. In un primo momento per la morte della piccola si era pensato ad un fatale e tragico incidente, ma alcune situazioni non chiare e punti oscuri nella vicenda avevano fatato nascere molti sospetti agli inquirenti che per questo avevano intrapreso una pista ben diversa già pochi giorni dopo l'accaduto. In seguito alle indagini la Procura di Napoli nord, infatti, diversi giorni fa ha già aperto un fascicolo scartando l'ipotesi dell'incidente e indagando per omicidio e violenza sessuale, anche se finora contro ignoti.
Molte le circostanze ancora da chiarire sulla morte della bambina
Le indagini, coordinate dai pm napoletani Federico Bisceglia e Claudia Maone e dal procuratore Francesco Greco, comunque proseguono. Restano da accertare infatti numerosi punti oscuri come il fatto che nessuno abbia visto la bambina cadere, l'assenza di tracce sul luogo dell'incidente, e la scomparsa di una delle due scarpette indossate dalla piccola. Una circostanza ancora più inquietante è che un anno fa un altro bambino di 4 anni è morto nello stesso parco delle case popolari di Caivano precipitando dal balcone in modalità sempre oscure. Un'altra tragica coincidenza è il fatto che il giorno della morte della piccola Fortuna Loffredo, il 24 giugno scorso, la bambina era andata a giocare proprio a casa della sorellina del bimbo morto.
Le analisi del Ris sugli abiti di Fortuna Loffredo
Una aiuto decisivo alle indagini dopo l'autopsia potrebbe arrivare ora dagli accertamenti del Ris di Parma. Il reparto investigazioni speciali dei carabinieri infatti è stato incaricato di esaminare gli indumenti che aveva la bambina al momento della morte e il Dna che è stato prelevato dalla scientifica sugli abiti e sul posto. I risultati delle analisi, che dovrebbero arrivare mercoledì, saranno fondamentali per identificare e scoprire chi abbia usato violenza contro la piccola. I genitori di Fortuna Loffredo intanto si sono dichiarati pronti a battersi in ogni sede al fine di ottenere verità e giustizia per la figlia.