Biella, giovane barista denuncia: “Violentata in casa durante il raduno degli Alpini”

Non solo gli slogan inneggianti al fascismo e i cori di "faccetta nera". Il raduno degli Alpini di Biella dei giorni scorsi si è trasformato, come altre volte in passato, in un condensato di sessismo e, non di rado, molestie ai danni delle donne. Una giovane barista della città piemontese, il cui nome non è stato reso noto per motivi di privacy, si è recata in ospedale accompagnata dal suo datore di lavoro, riferendo di essere stata vittima di violenza sessuale.
Stando a quanto dichiarato dalla donna durante il raduno avrebbe incontrato un uomo che avrebbe poi abusato di lei. La giovane, che lavora come barista in un locale del centro di Biella, aveva invitato l'uomo a casa sua, ma quello che nelle sue intenzioni avrebbe dovuto essere un incontro amichevole si è trasformato in un incubo. La ragazza ha riferito ai medici di non aver mai dato il consenso ad avere rapporti sessuali, ma di essere stata costretta dall'uomo.
Dopo l'accaduto, la barista ha chiesto aiuto al suo datore di lavoro, che l'ha subito accompagnata in ospedale. Qui i medici hanno ascoltato il suo racconto e come da protocollo, hanno segnalato il caso alla polizia. Tuttavia la giovane avrebbe scelto di non sporgere denuncia mantenendo il silenzio sull'identità dell'aggressore.
Faccetta Nera al raduno degli Alpini
Il raduno degli Alpini di Biella era già balzato agli "onori" delle cronache nei giorni scorsi per altri episodi di palese e manifesta ignoranza: un altro gruppo di "penne nere" è stato infatti ripreso mentre intonava Faccetta Nera, tra le canzoni più note associate al ventennio fascista. Nel filmato, si vedono alcuni riprendere la scena mentre cantano davanti a un bar. Ad un certo punto, l'inno fascista viene interrotto dalle proteste di una signora, probabilmente una degli addetti al bar. "Potete togliere sta roba?", ha chiesto seccata.
Si è trattato del secondo episodio simile che ha coinvolto gli alpini a Biella. Meno di una settimana fa, durante l'adunata dello scorso 10 maggio, un gruppo di alpini aveva cantato l'inno fascista per le strade del centro, facendo scoppiare la polemica. Nel corso del raduno annuale, al 96esima adunata nazionale, Faccetta Nera era stata fatta risuonare in via Gramsci.