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Bari, donna picchia medico del pronto soccorso. L’Ordine: “Poi la vita chi te la salva?”

Una donna ha picchiato un medico del pronto soccorso dell’ospedale di Putignano, in provincia di Bari: la donna pretendeva di accedere in ambulatorio con la nipote, ma quando le è stato negato il permesso si è scagliata contro il dottore. L’uomo, che soffriva di cardiopatia, ha accusato un malore.
A cura di Davide Falcioni
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Un medico del pronto soccorso dell'ospedale di Putignano, in provincia di Bari, è stato malmenato ieri mattina da una signora che prima l'ha insultato, poi spintonato e schiaffeggiato: alla donna era stato negato il permesso di assistere alla visita di una nipote che aveva accompagnato all’ospedale. Essendo la paziente adulta il medico aveva ripetutamente chiesto all’accompagnatrice di accomodarsi fuori dell’ambulatorio, ricevendo però dalla donna botte e ingiurie.

Sulla vicenda indagano i carabinieri ma stando alle prime testimonianze raccolte, una volta finito il pestaggio il medico – cardiopatico – ha accusato un malore ed è stato trattenuto in terapia. Sul caso è intervenuto il segretario del sindacato dei medici ospedalieri Ussmo di Puglia, Franco Lavalle: "Esprimo tutto lo sdegno per l’aggressione fisica. In un momento nel quale i medici e tutto il personale sanitario si sta prodigando allo spasimo per far fronte ad un periodo di particolare impegno, c’è ancora gente che invece di dimostrare gratitudine agli operatori sanitari continua ad aggredirli durante l’esercizio delle proprie funzioni. Questo senso di inciviltà non terminerà mai se non verranno subito inasprite le pene per questi vili comportamenti. I medici sono sempre pronti ad alleviare la sofferenza di tutti i pazienti, ma sembra che tutto ciò non abbia alcun significato da parte queste persone sempre pronte a presentarsi aggressive e poco riconoscenti nei confronti di tutti gli operatori sanitari".

Filippo Anelli, Presidente dell’Omceo Bari e della Federazione nazionale degli Ordini dei medici, ha aggiunto: "Mi auguro che il collega, che è molto provato da quanto accaduto, possa riprendersi e tornare quanto prima al lavoro. L’episodio di Putignano, così come quello altrettanto recente di Napoli, sono ancora più drammatici in un momento come questo in cui al servizio sanitario viene chiesto uno sforzo suppletivo. Di fronte all’epidemia di Coronavirus la carenza di personale si fa ancora più acuta e i medici sono sottoposti a turni massacranti. Mi rivolgo ai cittadini con le parole della nostra ultima campagna di comunicazione, tuttora in corso: se aggredisci un medico tanto più in questo momento in cui tutti stanno lavorando per contenere la diffusione del CoVid-19, poi la vita chi te la salva?".

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