Bambini strattonati e insultati, i neri chiamati “Zulù”: sospese 2 educatrici in una scuola materna di Asti

Gli abusi sono stati documentati con microspie installate dai carabinieri, che hanno immortalato momenti di violenze fisiche e psicologiche, con bambini strattonati per evitare che si allontanassero dal loro posto a tavola e altri sottoposti a castighi immotivati.
A cura di Davide Falcioni
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Bambini strattonati, insultati e costretti a vivere in un clima di continue vessazioni ed umiliazioni. È quanto hanno documentato i Carabinieri della Compagnia di Asti – su disposizione della Procura della Repubblica – nei locali dell'asilo paritario l'Albero dei Ragazzi. Le criticità sono state riscontrate nelle aree destinate a ospitare i bambini in età prescolare mentre le altre attività, che caratterizzano la struttura, non sono state oggetto di indagine.

Le immagini sono state condotte con microspie installate dai militari, che hanno immortalato momenti di inammissibili violenze fisiche e psicologiche, con bambini strattonati per evitare che si allontanassero dal loro posto a tavola e altri sottoposti a castighi immotivati e costretti a stare seduti a terra in un angolino.

Le indagini hanno inoltre rilevato episodi di irregolarità anche il profilo igienico-sanitario: a una bambina ad esempio è stato somministrato un alimento prelevato dalla spazzatura; una delle maestre inoltre frugava negli zainetti per "prelevare" ed "assaggiare" (a volte con le mani, a volte con le posate personali dei bimbi stessi) le pietanze preparate dalle mamme per i propri figli.

Come se non bastasse le educatrici hanno anche rivolto epiteti razzisti ai bambini: uno di colore è stato chiamato ripetutamente “zulù”, un altro, di origine albanese, è stato apostrofato con altre frasi offensive. Le registrazioni dei militari dell’Arma restituiscono un clima all’interno della struttura tutt’altro che protettivo e stimolante (come dovrebbe essere quello di un asilo), in cui le maestre, con metodi bruschi, fatti di continue urla e insulti, “sembrano voler impedire ai bimbi di dare sfogo al più fondamentale istinto per un bimbo in tenera età: quello per il gioco”. Nella scuola, hanno rilevato i carabinieri, vi era “la totale assenza del clima allegro e giocoso che dovrebbe caratterizzare ogni momento di convivialità condiviso da più bambini di quell’età, sostituito invece da paura, terrore e ansia perdurante”.

Preso atto delle circostanze e di fronte alla impellente necessità di tutelare le fragili vittime ponendo fine all'utilizzo dei "poco montessoriani" metodi in uso nell'asilo, il Giudice per le indagini Preliminari del Tribunale di Asti, su conforme richiesta della Procura della Repubblica, ha emesso, nei riguardi di due di loro, una misura cautelare di interdizione temporanea ad esercitare l'attività di insegnante nelle scuole di ogni ordine e grado per il reato di maltrattamenti in concorso nei confronti dei minori a loro affidati.

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