Avellino, litiga col vicino e lo uccide. Morte cerebrale per una 19enne incinta

Ore 13 – Per Carolina Sepe, la 19enne incinta colpita alla testa dall’ex vigilante di Lauro, i medici del “Cardarelli” di Napoli hanno registrato la morte cerebrale. Ora si attendono le canoniche 72 ore per staccare le macchine che la tengono in vita. La ragazza era arrivata nel nosocomio partenopeo già in coma come l’altro giovane colpito, il 21enne Orlando. La notizia è stata comunicata dai medici al pm Antonella Salvatore.
Una persona è morta e altre versano in condizioni gravissime a Lauro, in provincia di Avellino. A sparare contro di loro è stato un ex vigilante di 40 anni, Domenico Schettino, che in seguito a una lite si è recato a casa dei vicini e ha aperto il fuoco. La tragedia, secondo la ricostruzione dei carabinieri, si è consumata poco prima delle 20. Schettino e il suo vicino di casa (Vincenzo Sepe di 44 anni) avevano litigato, a quanto pare, per una mancata precedenza in una strada del paese: sarebbe stato questo l’evento che avrebbe spinto l’ex vigilante a prendere la pistola legalmente detenuta e a sparare a casa del vicino. Il primo a essere raggiunto dal fuoco del vigilante è stato proprio il capofamiglia. Per lui non c’è stato nulla da fare.
La 19enne incinta è in coma – Poi Schettino ha puntato l’arma contro il figlio della vittima di 21 anni e l’ha colpito con tre colpi all’addome. Anche la nuora di Sepe, una ragazza di 19 anni in attesa di un bambino, è stata colpita alla testa. L’ultima a essere colpita dai proiettili dell’ex vigilante è stata la convivente della vittima, una donna di 42 anni. Schettino ha provato a sparare anche a una quarta persona che però è riuscita a scappare. Sono gravissime le condizioni di salute del giovane di 21 anni e della donna incinta. Per quest’ultima i sanitari hanno fatto sapere che è in coma e in “imminente pericolo di vita”. L’omicida, dopo una ricerca in tutta la zona del Vallo di Lauro, è stato arrestato dai carabinieri del comando provinciale di Avellino.