Aurora Maniscalco morta a Vienna, l’avvocato: “Se non ci sarà autopsia, temo che le indagini verranno chiuse”

"La Procura sta esaminando tutte le richieste istruttorie presentate dalla difesa, inclusa quella per l’autopsia. La prossima settimana sarà decisiva: la sua decisione stabilirà se il caso di Aurora resterà ancora aperto oppure se la vicenda verrà definitivamente chiusa". Parla l'avvocato della famiglia di Aurora Maniscalco, la hostess palermitana di 24 anni precipitata dal balcone dell'alloggio dove viveva con il fidanzato a Vienna. Aurora – secondo il racconto del fidanzato 27enne che era nell'appartamento con lei – avrebbe litigato con il ragazzo per poi gettarsi dal balcone. Per questo la Procura austriaca è intenzionata a chiudere il caso come suicidio tanto da aver negato il via libera all'autopsia. Ma la famiglia della giovane non ci sta: "Quello che lui vuole farci credere è che mia figlia sia impazzita: ha aperto la finestra e si è buttata giù, dice. Ma io non credo a una parola. La sua versione è tutta da valutare", ha raccontato la mamma di Aurora in un'intervista. Secondo la famiglia il 27enne non avrebbe ucciso materialmente Aurora ma ritiene che lui avesse avuto degli atteggiamenti "manipolatori" nei confronti della 24enne. Ma come procederanno ora le indagini?
Stando a quanto spiegato a Fanpage.it l'avvocato della famiglia di Aurora, il legale Alberto Raffadale, "si procederà con la nostra richiesta alla Procura di Palermo per fare in modo che venga eseguita l'autopsia". Se così fosse si potrà procedere con il sequestro del corpo, che comunque ad oggi non è stato ancora consegnato alla famiglia. "Se non ci sarà il via libera all'autopsia, ritengo che il caso verrà chiuso", aggiunge l'avvocato. A Vienna lo scorso 27 giugno hanno fatto sapere di aver rigettato la richiesta di autopsia, "senza sapere il motivo". In Austria infatti non c'è l'obbligo di motivare una simile decisione e per questo l'avvocato – tramite l'aiuto dell'ambasciata italiana – ha trovato la collaborazione di un collega del posto per portare avanti formalmente la richiesta al giudice per sapere perché è stata negata l'autopsia. "Hanno 14 giorni per risponderci, solo dopo possiamo decidere se fare o non fare l'impugnazione. Intanto alla Procura di Palermo abbiamo chiesto di procedere con tutte le indagini possibili, come nel caso del sopralluogo dell'appartamento", ha spiegato il legale Alberto Raffadale.
Nell'istanza di indagini urgenti alla Procura di Palermo, si legge: "In data 24 giugno 2025, la Sig.ra Ninfa Maniscalco ha depositato presso questa Procura della Repubblica formale atto di denuncia-querela in relazione al decesso della propria nipote, Sig.ra Aurora Maniscalco, avvenuto in Vienna (Austria) in data 23 giugno 2025 in circostanze sospette. Le indagini sono necessarie per accertare la reale dinamica dei fatti e verificare se il decesso, apparentemente dovuto a una caduta dall'appartamento sito in Vienna, Universumstrasse 23-29, non celi invece responsabilità penali di terzi. Al fine di evitare la dispersione di elementi probatori di fondamentale importanza e potenzialmente irripetibili, si rende necessario e urgente il compimento dei seguenti atti di indagine, da richiedersi alle competenti Autorità austriache".
La famiglia chiede di procedere, oltre che con il sopralluogo, con l'analisi dei telefoni, con l'esame dattiloscopico e con la visione delle telecamere di video-sorveglianza. La prossima settimana sarà decisiva per capire le sorti del caso.