340 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito
Covid 19

Aumentano i ricoveri in reparto, stabili le terapie intensive: i dati Agenas regione per regione

Secondo l’ultimo monitoraggio di Agenas, aggiornato al 25 luglio, dopo settimane di calo seguite da stabilità, per la prima volta mostra un aumento dell’1%, a livello nazionale, la percentuale di posti letto in reparto occupati da pazienti Covid. Stabili i ricoveri in terapia intensiva. Al Sud la crescita maggiore: ecco i dati regione per regione.
A cura di Ida Artiaco
340 CONDIVISIONI
Immagine
Attiva le notifiche per ricevere gli aggiornamenti su

Torna ad un aumentare la percentuale di occupazione dei posti letto Covid nei reparti di area medica. È quanto emerge dall'ultimo monitoraggio del 25 luglio effettuato da Agenas, l'Agenzia Nazionale per i Servizi Sanitari Regionali: dopo settimane di calo seguite da stabilità, per la prima volta si registra un incremento dell’1%, a livello nazionale, per quanto riguarda la pressione in reparto da pazienti Covid. Raggiunge infatti il 3%, quota che resta comunque molto bassa rispetto ai picchi dei mesi passati ma che rispecchia l’aumento dei contagi dei giorni scorsi e lontana dalla soglia di allerta del 40%. Resta ancora stabile dai primi di luglio, e pari al 2%, il numero di posti letto in terapia intensiva occupato da pazienti Covid. Ma le situazioni cambiano da regione a regione. Si ricordi che proprio le percentuali di saturazione degli ospedali rappresentano il parametro principale per il cambio di colore delle stesse regioni, per cui i singoli dati devono essere monitorati costantemente.

Al Sud gli aumenti più significativi

Cominciamo col dire che sono Sardegna e Sicilia le due regioni che vedono la maggiore crescita della percentuale di occupazione di terapie intensive da parte di pazienti Covid, entrambe arrivate al 5% in pochi giorni a fronte di una media nazionale del 2%. Mentre Calabria, Campania e Sicilia, rispettivamente con il 6%, il 5% e il 7% sono le regioni che hanno una percentuale maggiore di posti letto in reparto occupati da pazienti Covid, a fronte di una media nazionale del 3%. Ma vediamo i numeri nello specifico.

La situazione nei reparti ordinari

Immagine

Al momento ci sono 1.392 ricoverati Covid nei reparti di area non critica, afferenti cioè alle specialità di malattie infettive, medicina generale e pneumologia. È quanto è emerso dal bollettino di ieri, domenica 25 luglio. A livello nazionale, la percentuale di occupazione è dunque al 3%, in aumento di un punto percentuale rispetto all'ultima rilevazione. Siamo comunque su numeri bassi, lontani dalla soglia di allerta del 40%, ma le situazioni variano da regione a regione. Secondo l'ultimo aggiornamento di Agenas, superano questa media in primis la Sicilia, dove si registra un 7% di occupazione dei posti letti in area medica, seguita dalla Calabria (6%), la Campania (5%) e dalla Basilicata (4%). In linea invece con la media nazionale il Lazio, la Puglia e la Sardegna.

Cosa succede in terapia intensiva

Per quanto riguarda le terapie intensive, al momento sono ricoverati 178 pazienti Covid. A livello nazionale la percentuale di occupazione dei posti letto è pari al 2%, quindi stabile rispetto all'aggiornamento precedente e lontano dalla soglia di allarme del 30%. Le regioni che superano la media nazionale al momento sono la Sicilia (5%), la Sardegna (5%), la Calabria (3%), il Lazio (3%), la Toscana (3%). Si ricordi che secondo i nuovi parametri per stabilire i colori delle Regioni, se i posti occupati in rianimazione superano il 10% e quelli in area medica il 15% si passa in zona gialla; si va in zona arancione rispettivamente con il 20% e il 30%; si va in zona rossa con il 30% e il 40%.

340 CONDIVISIONI
32805 contenuti su questa storia
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views