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Attentato di Brindisi, a Mesagne una strada per Melissa Bassi

Mesagne dedica una strada alla studentessa morta a seguito dell’esplosione della bomba davanti all’istituto superiore ‘Morvillo-Falcone’ di Brindisi.
A cura di Biagio Chiariello
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Stamane la prima campanella del nuovo anno scolastico anche per la Morvillo-Falcone, la scuola teatro del terribile attentato dello scorso 19 maggio a Brindisi. Tra gli alunni c’è Veronica Capodieci, la più grave delle sei. Novità sul fronte delle indagini.

Melissa Bassi è un nome legato ad una storia tragica. Oggi, 27 novembre 2014, la giovane uccisa da una bomba esplosa vicino l'istituto professionale "Marvillo Falcone" di Brindisi, avrebbe dovuto festeggiare il suo diciottesimo compleanno. E ieri la città di Mesagne ha deciso di intitolarle una strada.  “Oggi Melissa avrebbe compiuto 18 anni. Certo avremmo voluto farle un regalo diverso. Avremmo voluto poterle stringere la mano. Non è andata così. Accanto al dolore e alla profonda amarezza, vogliamo continuare a farci interpreti del sentimento cittadino. Per questo abbiamo intitolato alla ragazza morta nella strage il tratto iniziale di strada già denominata Via Torre Santa Susanna che va da via Gualtiero D’Ocra alla intersezione Via Arco Ferraro – Via Mannarino”. Il sindaco di Mesagne Franco Scoditti ha annunciato la decisione, “al fine di tenere alto e duraturo il ricordo della ragazza, strappata alla vita da un’azione criminale ed efferata il 19 maggio 2012”.

L'attentato di Brindisi in cui ha perso la vita Melissa

Era la mattina del 19 maggio 2012, intorno alle 8, quando la vita di Melissa si spense con la deflagrazione dell’ordigno di fronte alla sua scuola a Brindi. Oltre alla sua morte, ci furono 7 feriti, di cui 2 molto gravi ricoverati nell'ospedale locale, "Perrino". Per quell’attentato è stato condannato al carcere a vita Giovanni Vantaggiato. Nel testo della delibera della giunta che ha deciso per la targa in onore della giovane, viene sottolineato che è stato ritenuto opportuno “in relazione alla valenza sociale assunta dalla intitolazione proposta e alla volontà comune nella cittadinanza, che la giovane Melissa rimanga un emblema dello sdegno e dell’impegno civile contro ogni forma di violenza e che il tutto sia sempre monito per le giovani generazioni”.

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