Atletica leggera in lutto per la morte di Cosimo Caliandro

Tragico incidente ieri, nel tardo pomeriggio, per l’atleta delle Fiamme gialle e della nazionale italiana di atletica leggera Cosimo Caliandro, che si è schiantato con la sua moto, una Yamaha R6, contro un tir in via Pio La Torre a Francavilla Fontana (Brindisi), sua città natale.
Per «Mimmo», come tutti lo chiamavano, non c’è stato nulla da fare, la dinamica dell’incidente non è ancora chiara ma stanno indagando i carabinieri della locale compagnia. Dai primi dati rilevati, sembra che Caliandro abbia tentato una brusca frenata e abbia perso il controllo della moto, strisciando sull’asfalto e finendo tragicamente la sua corsa su un tir in sosta su un lato della carreggiata. I tentativi di soccorso sono stati inutili a causa delle numerose ferite e dello schiacciamento della cassa toracica.
Nelle prossime ore, il pubblico ministero, Luca Buccheri, deciderà se far eseguire l’autopsia sul corpo o restituire la salma ai familiari. Cosimo lascia la moglie Graziella e i figli Damiano e Cristian, “A loro va il più sentito cordoglio da parte di tutto il mondo dell'atletica italiana” si legge sul sito della Fidal e in segno di lutto il XII Memorial Nebiolo, in corso di svolgimento a Torino, si è aperto con un minuto di silenzio.
L’atleta ventinovenne, secondo di cinque figli, verrà ricordato come un ragazzo vivace e pieno di entusiasmo, con una passione smisurata per le moto che coltivava da sempre. Nella sua vita sportiva ha avuto una carriera sorprendente tra le categorie inferiori, distinguendosi sia da cadetto che, successivamente, da allievo, categoria in cui stabilì, nel 1999, un grandissimo primato nazionale e arrivando fino all’oro agli Europei juniores di Grosseto nel 2001. Passato, poi, alle categorie agonistiche era entrato nel gruppo sportivo delle Fiamme gialle con numerose presenze con la maglia della nazionale fino al suo successo più grande, la medaglia d'oro nei 3000 metri ai Campionati Europei Indoor di Birmingham del 2007.