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Asti, operaio di 52 anni cade da un’impalcatura di dieci metri e muore

Hamoudi Abderrahman, un operaio marocchino di 52 anni è morto oggi pomeriggio ad Asti dopo essere precipitato da un’impalcatura, da un’altezza di una decina di metri, in un cantiere edile di corso Alessandria. Trasportato in ospedale con l’eliambulanza è deceduto poco dopo il ricovero in ospedale.
A cura di Davide Falcioni
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Un bilancio pesante quello delle morti bianche di ieri: in una sola giornata hanno perso la vita quattro operai in quattro cantieri a Roma, Palermo, Carrara e sulla A3.

Ancora una tragedia sul lavoro. Un operaio di 52 anni, Hamoudi Abderrahman, di origini marocchine,  è morto ad Asti dopo essere precipitato da un’impalcatura, da un’altezza di una decina di metri, in un cantiere edile di corso Alessandria. L’incidente è avvenuto intorno alle 11. L’uomo, risultato subito in gravi condizioni, è stato immediatamente trasportato con l'eliambulanza del 118 all’ospedale di Alessandria, dove è stato ricoverato in rianimazione ed è poi deceduto intorno alle 15.

Luca Quagliotti, segretario generale della CGIL di Asti, ha commentato: "Il sindacati si stringe intorno alla famiglia dell’operaio morto sul lavoro cadendo da un’impalcatura. Ancora una volta un tragico evento colpisce il mondo del lavoro, quando finirà la strage? Quando smetteremo di aggiornare le statistiche degli infortuni, spesso mortali, sul lavoro? La CGIL chiede da anni che aumentino gli organici degli enti deputati ai controlli sulla sicurezza. Non è nostra intenzione colpevolizzare nessuno, sarà la magistratura insieme agli organi competenti a dover accertare cause e responsabilità, ma occorre una grande mobilitazione ed una comunità di intenti tra le forze sindacali, quelle datoriali e le istituzioni per dire basta con forza agli incidenti sul lavoro ed alle morti bianche e mettere in campo tutte le iniziative possibili in tema di sicurezza. Non è vero che sono morti inevitabili. Nessun incidente sul lavoro è inevitabile. Con la formazione, le misure di sicurezza, la stabilizzazione dei rapporti di lavoro, i controlli e una forte presa di coscienza del fenomeno, i morti sul lavoro diminuiranno. È necessario che tutti facciano la loro parte affinché non ci siano più giorni tragici".

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