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Omicidio Chiara Poggi: il delitto di Garlasco

Arrestato per ricatti al santuario della Bozzola, il legale: “Dice che ci sono collegamenti col delitto Poggi”

È stato arrestato il latitante Flavius Savu, già condannato in via definitiva a 5 anni di carcere con l’accusa di estorsione nei confronti dell’ex rettore di un santuario vicino a Garlasco. L’arrestato sostiene che “c’è un collegamento tra i fatti che riguardano il santuario e il delitto di Garlasco”: lo spiega a Fanpage.it il suo avvocato. Al momento però nessuna indagine ha mai confermato questo legame.
A cura di Giorgia Venturini
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Dopo otto anni è stato arrestato il latitante Flavius Savu, già condannato in via definitiva a 5 anni di carcere con l'accusa di estorsione nei confronti dell'ex rettore della Madonna della Bozzola. Si tratta del santuario vicino a Garlasco e al centro di ipotesi – non investigative e mai confermate – che vedrebbero questi fatti legati all'omicidio di Chiara Poggi. E il primo a confermare questa ipotesi sarebbe lo stesso Savu. A Fanpage.it il suo avvocato Roberto Grittini ha precisato: "Dice c'è un collegamento tra i fatti che riguardano il santuario e il delitto di Chiara Poggi. Magari dice cose molto interessanti".

Ecco quindi che si fa strada la probabilità che la Procura di Pavia, che dopo 18 anni è tornata a indagare sull'omicidio, possa ascoltarlo come persona informata sui fatti. Ma sempre stando a quanto precisa l'avvocato al momento non c'è nulla di certo: "Lo decideranno i magistrati quando rientrerà in Italia". Adesso Savu si trova in carcere in Svizzera e come sostiene il legale ci vorrà almeno un mese e mezzo per l'estradizione e prima che "metta piede sul territorio italiano". Nessuna convocazione insomma per ora. Ma cosa succedeva all'interno del santuario?

Secondo le indagini di qualche anno fa, il 43enne Flavius Savu insieme a un complice ha estorto denaro da don Gregorio Vitali e don Pietro Rossoni, all'epoca rettore e vicerettore del santuario, minacciandoli in caso contrario di diffondere dei contenuti video e audio di alcuni loro incontri a sfondo sessuale. In questi mesi tra chi ha ipotizzato un collegamento con il delitto di Garlasco c'è anche Massimo Lovati, ovvero uno dei due legali dell'attuale indagato Andrea Sempio. Non resta ora da capire se Savu verrà sentito dagli inquirenti e cosa potrà dire. Ma ad oggi cosa si sa di questo possibile collegamento? Cosa c'è di certo?

I sospetti si fonderebbero sui risultati della perizia informatica fatta sul computer di Chiara. Sarebbe emerso che i giorni prima di morire la vittima avrebbe fatto delle particolari ricerche sul web. In particolare quella fatta alle 11.06 del 26 luglio e quella alle 15.41 del primo agosto. La ragazza avrebbe cercato informazioni inerenti ad abusi che riguardano i preti e altre ricerche che riguarderebbero informazioni generali proprio sul santuario della Bozzola. Un luogo che Chiara Poggi avrebbe visitato insieme al fidanzato Alberto Stasi (unico condannato per il delitto) durante una gita in bici nel periodo di Pasqua nello stesso anno dell'omicidio. Un collegamento che però non è mai stato accertato in nessuna indagine sulla tragedia avvenuta nella villetta di Garlasco.

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