Arrestato per corruzione Antonio Gozzi, presidente di Federacciai e della Virtus Entella

Il Presidente di Federacciai Antonio Gozzi è stato arrestato in Belgio con l'accusa di aver pagato delle tangenti. Gozzi è leader dell'associazione delle aziende siderurgiche italiane e amministratore delegato di Duferco, società che si occupa di produzione, importazione ed esportazione di acciaio. Non solo: è anche patron della Virtus Entella, squadra che milita nel campionato di serie B di calcio.
Antonio Gozzi, 61 anni di Chiavari, docente universitario, è stato ammanettato insieme a un suo collaboratore, Massimo Croci, appena atterrato all'aeroporto di Bruxelles nell'ambito di un'inchiesta sulla corruzione. Secondo gli inquirenti avrebbe corrotto funzionari della Repubblica Democratica del Congo in cambio dell'assegnazione di appalti. Duferco ha spiegato che il manager e il suo collaboratore si erano recati spontaneamente dall'Italia in Belgio per testimoniare in un'indagine per un caso di corruzione che ha portato all'arresto del sindaco di Waterloo, Serge Kubla.
La notizia dell'arresto è stata data da Duferco, che in una nota spiega: "Apprendiamo con stupore che Antonio Gozzi, dirigente del gruppo, e Massimo Croci sono stati arrestati a Bruxelles dal giudice d’istruzione nell’ambito dell’affare Kubla per supposti fatti di corruzione nella Repubblica democratica del Congo. Duferco deplora questa privazione della libertà, tanto più che Gozzi e Croci si sono recati dall’Italia a Bruxelles per rispondere all’invito del giudice d’istruzione. Questa maniera di procedere non si può che interpretare come un mezzo di pressione inammissibile. Duferco rispetta un codice etico restrittivo sin dalla sua fondazione e sottolinea pubblicamente che sia Gozzi sia Croci godono oggi più che mai della totale fiducia del gruppo e dei suoi azionisti.
Per quanto riguarda la Virtus Entella, la società patrocinata da Gozzi è finita nei giorni scorsi al centro di polemiche: al termine della partita contro il Frosinone, infatti, un vigile del fuoco ha trovato un foglietto sulla panchina della Virtus su cui era scritto: "Pareggeremo su rigore". Effettivamente le cose sarebbero andate così e il Frosinone, che al 92esimo vinceva per tre reti a due, avrebbe subito il gol del pareggio proprio su un calcio di rigore considerato, da alcuni osservatori, piuttosto generoso.