Arrestata l’ostetrica ‘Bibi’, guru dei parti in casa: è accusata dell’omicidio colposo di un neonato

L'ostetrica ‘Bibi' è stata arrestata. La donna, che sui social dice di chiamarsi Enrica Kupe ma il cui vero nome sarebbe Oyebola Coxon, è accusata dell'omicidio colposo di un neonato avvenuto a ottobre dello scorso anno. Coxon, che vive e lavora come ostetrica in Australia ma ha un canale social da oltre 40mila followers dedicato al pubblico italiano, avrebbe sottovalutato le complicazioni che la gestante stava avendo durante il parto in casa, e si sarebbe opposta al suo trasferimento in ospedale. Quando la donna si è recata al nosocomio, era troppo tardi: è stata sottoposta a un cesareo d'urgenza giorni dopo l'inizio del travaglio, e il neonato ha perso la vita.
A dare la notizia dell'arresto di Coxon è stata la scrittrice Francesca Bubba nella sua newsletter. Bubba con le sue inchieste su The Post Internazionale aveva già denunciato l'operato dell'ostetrica, considerato pericoloso e soprattutto antiscientifico. Per tutta risposta, era stata anche sbeffeggiata pubblicamente da Coxon in uno dei suoi post. "Secondo quanto riportato da un notiziario australiano – scrive Bubba -, l’ostetrica avrebbe assistito una donna a Wallsend, nella zona occidentale di Newcastle, il 2 ottobre 2024 per un parto in casa. Nei due giorni di travaglio, però, non avrebbe risposto ai segnali di complicazioni né alle richieste della partoriente di recarsi in ospedale. La donna, stremata, riesce a recarsi comunque al John Hunter Hospital- due giorni dopo l’inizio del travaglio – dove è stato necessario ricorrere ad un parto cesareo d’emergenza. Le sue condizioni di salute erano gravemente compromesse, ma è sopravvissuta. Il neonato, invece, è morto. L’ostetrica è stata arrestata ieri, il 14 agosto 2025, a quasi un anno dal fatto, e il suo caso tornerà davanti alla corte di Newcastle il 15 ottobre 2025".
L'ostetrica Bibi è molto nota sui social con il suo canale ‘Mamma informata'. Alle donne diceva che in gravidanza non è necessario fare ecografie, che le beta non servono a nulla, il diabete gestazionale non esiste, le infezioni si prendono in ospedale durante le visite (che bisogna evitare il più possibile), che si possono partorire naturalmente in casa sia bambini podalici sia gemelli, che si può partorire anche giorni dopo la rottura delle acque, e che si possono mangiare senza problemi salumi durante la gravidanza perché la toxoplasmosi è un falso problema. In alcuni dei suoi video, seguiti da migliaia di persone, diceva anche che i bambini non devono essere visitati dai pediatri, definendoli solo desiderosi di un ritorno economico. Nei suoi video e nei suoi corsi (a pagamento) millantava di poter insegnare alle donne come partorire senza dolore in casa e avere così un ‘parto positivo'. Demonizzava anche l'uso dell'epidurale e il cesareo, dicendo alle donne che potevano opporsi nel caso i medici lo definissero necessario.
"Il grido di tutte le segnalazioni, le inchieste, le denunce, è caduto nella polvere, e lì è rimasto, finché non è stato coperto dal peso insopportabile di una bara piccola – continua Bubba nella sua newsletter -. E penso che, forse, questa è la condanna di cui farci collettivamente carico: non sapremo mai quanti altri silenzi, quanti altri allarmi perduti, si trasformeranno in tragedia. Quella morte non è solo la fine di una vita, è il sintomo di un contagio più grande. L’ostetrica non è un caso isolato: è il volto di un’epidemia silenziosa che non possiamo più ignorare. La tragedia della morte di questo neonato si unisce a quelle che caratterizzano il punto più oscuro di una storia che stiamo ancora scrivendo, quella della dilagante piaga dell’affidarsi ai guru".